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Debutta in tv Adrian, Celentano solo tre minuti in scena: e si rimane tutti a bocca aperta…
VERONA – Standing ovation del pubblico, lampi e tuoni ad accompagnarne l’ingresso in scena. Ma dura meno di tre minuti la performance di Adriano Celentano sul palco di Adrian, lo show evento ideato, scritto e diretto dallo stesso Molleggiato, al debutto ieri sera su Canale 5 in diretta dal teatro Camploy di Verona. Pantaloni e pile scuri, scarpe beige, Celentano si comporta come il regista dello spettacolo: «C’è qualcosa da cambiare qui», dice correggendo l’aiuto regista per un’inquadratura. Bacchetta Natalino Balasso, che lo ha preceduto sul palco («Celentano sembra che non ci sia, ma quando c’è rompe i coglioni»), per l’uso della parolaccia. Il tempo di bere un po’ d’acqua ed esce di scena, lasciando un po’ tutti a bocca asciutta.
Alimentata dal mistero che fino all’ultimo ha avvolto l’ambizioso progetto, dalla gestazione ultradecennale, l’attesa era altissima. L’idea centrale si conferma l’utopia di un mondo diverso: sullo sfondo, il mare, un’enorme arca di legno, un pontile che spunta dietro uno scoglio. Entrano Nino Frassica e Francesco Scali, in saio da frati: «Siamo qui per decidere chi può salire sull’arca e contribuire a costruire un futuro migliore grazie alla bellezza di cui è portatore», spiega Scali, prima di iniziare le “audizioni” a coloro che aspirano a salire sull’arca. Gli “eletti” varcano un grosso portone che, schiudendosi, lascia intravedere una luce accecante. Poi arriva Balasso, vestito da clochard, e ironizza sulla mania dei reality, sul pubblico pagato per fare da claque, sullo stesso show.
Dopo mezz’ora di anteprima, debutta l’«alter ego» Adrian, il cartoon ideato da Celentano e disegnato da Milo Manara, che porta il pubblico in un futuro distopico: l’orologiaio supereroe, distratto dalle continue avances della procace Gilda (che ha le fattezze di una giovane Claudia Mori), combatte la sua battaglia contro il potere corrotto in una metropoli dai colori lividi, in cui le forze speciali controllano l’ordine pubblico. Molto evidente, fin dalle prime scene, il rapporto ad alto tasso erotico tra i due protagonisti.
Con un parterre di firme stellari – da Manara (iconografie e disegni), al premio Oscar Nicola Piovani, (musiche originali), la supervisione ai testi di Vincenzo Cerami (scomparso nel 2013) oltre ad alcuni giovani sceneggiatori della scuola Holden di Baricco – il progetto si articolerà in nove serate. Top secret i costi (si parla di un budget top per il prime time di Canale 5, tra 1 milione e mezzo e 2 milioni a serata) per un kolossal che ha visto al lavoro più di 1000 animatori, un’equipe di centinaia di tecnici, professionisti della scrittura, del disegno, del suono, della musica e della recitazione.
La colonna sonora della serie, con la musica composta da Piovani – un doppio cd e triplo vinile limitato numerato – sarà disponibile dal 25 gennaio (prodotto da Clan Celentano con distribuzione Universal Music Italia). Il progetto discografico contiene molte canzoni del repertorio di Celentano e il remix di Benny Benassi di alcuni brani storici. Nel cofanetto anche due booklet con le tavole disegnate da Manara: alcuni disegni promettono anche per le prossime puntate scene ‘hard’, che raccontano la passione della coppia protagonista, in particolare la sequenza in cui Gilda in sottoveste rossa e slip neri si spoglia (strizzando l’occhio a Sofia Loren in Ieri, oggi e domani) prima di lanciarsi sul letto dove la aspetta il suo Adrian nudo che legge il giornale.
NEL VIDEO, IL BACKSTAGE DI ADRIANCOPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA