Dalle scritte in greco sul muro, alle carezze e agli approcci: ecco il racconto dei posseduti

Di Fabio Russello / 18 Marzo 2019

C’è chi, pur avendo una istruzione piuttosto bassa, è riuscita a scrivere su un muro di casa e in alfabeto greco “Papè Satan alepte” («Satana tu che sei il principio, vieni in mio soccorso»), ma anche chi ha asserito che, di notte, veniva visitato dal Demonio che la “accarezzava” e la “possedeva” (sì, avete capito benissimo…) ma anche il cardiologo che, disperato per la salute psichica della moglie, è riuscito a guarirla non con la sua scienza medica ma con un esorcismo.

La Sicilia è piena di storie che – a seconda di come la si vuole vedere – fanno accapponare la pelle o che fanno venire dubbi sulla sanità mentale di chi ne è stato protagonista.

Quella del medico cardiologo, che lavora in un ospedale palermitano, è senz’altro la più sorprendente se non per i contenuti esoterici quanto meno perché si tratta della testimonianza di un uomo che ha un livello culturale piuttosto elevato. Sia il medico che il figlio hanno raccontato della moglie e madre in preda a trance demoniache e di «ululati e lamenti che si avvicinavano alla casa non appena la famiglia si metteva in preghiera» nella speranza di aiutare la donna. «Io – ha raccontato il medico – ho fatto fare a mia moglie tutti gli accertamenti possibili. Non ho mai escluso alcuna ipotesi medica. Ad ogni sintomatologia affiancavo una terapia specifica, anche con l’aiuto di colleghi specialisti, ma purtroppo non c’era alcun beneficio. Posso dire che ciò a cui ho assistito non ha alcuna spiegazione scientifica».

Poi c’è Sandra che ha avuto bisogno di ben 149 esorcismi per essere “liberata” dal Diavolo: «Quando me la portarono – ha raccontato fra Benigno – cominciando con le preghiere, la personalità del Maligno reagì violentemente: “Non me ne vado!”». Sandra ha raccontato la sua storia: «Non riuscivo a dormire perché c’era una presenza invisibile che mi disturbava, soffiando sul mio volto, bloccandomi sul letto, accarezzandomi e, a volte mi “disturbava” sessualmente fino a subire da questa presenza vere e proprie violenze sessuali. Ogni qualvolta mi univo a marito, cominciavano i problemi, perché avevo dolore e nausea».

Sandra durante l’esorcismo entrava sempre in trance con reazioni violentissime tentando anche percuotere e soffocare il marito. «Le reazioni erano più violente quando nominavo Asmodeo – ha raccontato fra Benigno -. Mi diceva arrabbiato: “Sei un bastardo” e non mancavano altre parolacce».

Poi c’è il caso di Roby che, sul corpo, aveva i segni della presenza del Maligno e che, quando era accostata ad una reliquia di San Pio di Pietrelcina o bagnata con l’acqua benedetta, aveva reazioni violentissime». Alcune letture bibliche fanno arrabbiare il Diavolo: «La lettura di un brano di Ezechiele irritava questa personalità e la faceva soffrire molto, per cui, gridando, mi diceva: “Chiudi, vecchio!” oppure “Zitto! Zitto! Zitto, vecchio!”».

Durante gli anni della possessione diabolica sul corpo di Roby comparvero diversi segni, che le procuravano intensi dolori: una croce sulla fronte, un’altra, tra due semicerchi, nella zona cervicale, un’altra nella zona addominale alta, qualcosa come una piaga sul dorso dei piedi e sulla piegatura delle braccia, un’altra croce, questa volta capovolta, nella zona addominale bassa, anche questa tra due semicerchi, con ustione – così diagnosticò un medico – di terzo grado, tagli profondi su tutto il dorso, che si ripresentavano periodicamente e che emettevano sangue, senza però che si producesse alcuna infezione.

Il marito di Roby ha raccontato che una volta tentò un approccio sessuale con la moglie e fu aspramente redarguito dal Diavolo: “Ti darò i rottami di lei. Ormai il cerchio è chiuso. Perciò non puoi averla!”».

Un altro caso è quello di Maria, palermitana, sposata e madre di tre figli, posseduta dal Demonio per cinque anni. «Improvvisamente – ha raccontato il marito – era diventata un’altra persona: tentò più volte il suicidio, scappò di casa e la ritrovammo in uno stato di incoscienza totale. Durante la notte si lamentava e l’espressione del suo viso cambiava. Più di una volta tentò di soffocare i nostri figli. I bambini, non capendo cosa avesse la loro madre, erano terrorizzati a tal punto da avere paura quando lei era accanto a loro. In quel periodo cercai tante volte di spiegare ai bambini cosa stesse accadendo. Anche al lavoro si manifestavano queste situazioni spiacevoli. Mi toccava lasciare tutto e andarla a riprendere per portarla a casa. Insomma, furono anni da incubo».

Maria si è liberata dopo «anni di preghiera e digiuno» il giorno del Venerdì Santo del 2017. «Tutti i parrocchiani presenti alla funzione di quel giorno – ha raccontato la stessa Maria – ne sono testimoni diretti».

Non solo donne tra i posseduti. Perché c’è anche la testimonianza di Ambrogio 40 anni, anche lui della provincia di Palermo. Vedeva immagini sacre che in sua presenza trasudavano acqua e lacrimavano sangue, visioni e apparizioni e nel corpo i segni della passione e della crocifissione di Gesù o le stigmate come San Pio da Pietrelcina: «Ma ho subito capito – ha raccontato – che si trattava più di un intervento diabolico che non divino: lampadine che scoppiavano, quadri con immagini sacre che cadevano, ma anche nervosismo, sensazione ingiustificata di odio verso tutto e tutti, avversione alle cose sacre. E durante le crisi c’erano oggetti che volavano, mobili che venivano distrutti, graffiature sui muri e odore di zolfo e di cadavere in putrefazione ma anche petali boccioli di rosa che uscivano dalla bocca». E un suo amico, testimone di queste crisi racconta: «Comparivano sul suo corpo segni e scritte e c’era una forza invisibile che lo spingeva verso l’alto e io ed alcuni altri dovevamo trattenerlo sul letto perché ciò non avvenisse».

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Pubblicato da:
Redazione
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