Cinquantacinque anni, brasiliano di nazionalità, ma con il cuore e i parenti ad Agrigento.
E siccome proprio in queste settimane è riuscito a coronare il sogno di venire ad Agrigento per la prima volta, Carmelo Neri, non ha voluto perdere l’occasione per andare allo stadio Esseneto e vedere così una partita dell’Akragas. Certo, Akragas – Catanzaro non è stato un inno al calcio (anzi, è stata una partita piuttosto noiosa) ma comunque per Carmelo è stata una bella domenica di full immersion nella tradizione della città dei suoi avi. Il suo papà e la sua mamma, Giuseppe Neri ed Emilia Riolo, sono emigrati da Agrigento negli anni Cinquanta. I due si sono fatti una vita in Brasile a San Paolo ma senza mai tagliare i contatti con Agrigento. E nonostante lui non sia mai venuto prima di ora ad Agrigento (sua sorella Concetta, che lo accompagna insieme alla moglie Roseli, invece era già venuta alcuni anni fa) non aveva mai perso i contatti con i cugini.
Dunque ieri Carmelo Neri è entrato allo stadio: «L’Esseneto è bello – ha detto in un mix comprensibile tra portoghese e siciliano – e anche la partita lo è stata. Peccato non avere visto nemmeno un gol. Ma va detto che quelli della squadra avversario sono andati vicinissimi al gol. Noi invece non abbiamo tirato quasi mai in porta. E comunque sempre forza Akragas». Carmelo Neri, che come tutti i brasiliani è appassionatissimo di calcio, fa il tifo per il Palmeiras, la squadra che fu di Roberto Carlos e che ora è al comando della classifica.