Dal bonus al tfr fino all’Irap, tutte le misure della legge di stabilità

Di Silvia Gasparetto / 15 Ottobre 2014

ROMA – Nessun aumento di tasse e spinta alla lotta all’evasione. Arriva la manovra per la crescita, tutta espansiva, lievitata fino a 36 miliardi. Coperta, tra l’altro, con 15 miliardi di spending review e 11,5 miliardi di spazio sul deficit. Una legge di stabilità che conterrà il trasferimento del Tfr in busta paga per aumentare l’effetto bonus da 80 euro (confermato ma che si trasforma in detrazione) per rilanciare i consumi. E tutta orientata sulla ripresa anche dell’occupazione, attraverso un drastico intervento sull’Irap (da cui viene cancellata la componente lavoro) e da incentivi per chi vuole assumere, che non dovrà pagare per i primi tre anni i contributi. Corposo anche il pacchetto contro l’evasione fiscale.
BONUS DIVENTA DETRAZIONE, NON CAMBIA PLATEA: gli ‘80 euro’ diventano stabili (servono ancora 7 miliardi di coperture) ma ‘cambiano pellè, diventando una detrazione, non più un bonus aggiuntivo (quindi una minore entrata, non una maggiore uscita in linea con la Ue). Non cambia invece la platea.
A FAMIGLIE SCONTI PER 500 MLN: per sostenere le famiglie con figli arriva invece un sostegno fino al terzo anno di età.
Per i nuclei numerosi in arrivo anche l’esenzione dei ticket, con la riforma che sarà pronta entro fine anno.
ECOBONUS E RISTRUTTURAZIONI: confermati per il 2015 gli sgravi per le ristrutturazioni edilizie (al 50%) e il cosiddetto ecobonus (al 65%) per gli interventi di efficienza energetica.
PER RICERCA E SVILUPPO 500 MLN: in arrivo risorse per mezzo miliardo per il credito d’imposta sugli investimenti in ricerca e sviluppo (per le imprese possibili anche anche il ‘patent box’, cioè un meccanismo di sostegno ai brevetti, con agevolazioni sui guadagni).
GIÙ IRAP PER 6,5 MLD: in arrivo un nuovo, sostanzioso, intervento sull’Irap, da cui sarà eliminata la componente lavoro (per 6,5 miliardi), che si aggiunge al taglio del 10% già operato nel 2014.
CAMBIA FISCO FORFAIT PER I MINIMI: Possibile che per sostenere anche le aziende individuali, venga anticipata nella legge di stabilità parte del decreto sul riordino del regime dei minimi, previsto nella delega fiscale. Addio quindi al fisco forfait o al cosiddetto forfettone. La novità che introduce grandi semplificazioni di adempimenti, non prevederebbe più limiti d’età
ZERO CONTRIBUTI NEOASSUNTI: le imprese che assumono potranno godere anche dello sgravio sui contributi a loro carico, azzerati per tre anni sui neoassunti
DOTE 1,5 MLD PER NUOVO SUSSIDIO UNIVERSALE: per sostenere i nuovi ammortizzatori sociali previsti dal Jobs Act il governo stanzia 1,5 miliardi aggiuntivi.
PER I COMUNI SPAZIO INVESTIMENTI PER 1 MLD: la manovra dovrebbe contenere anche un miliardo per allentare il patto di Stabilità interno. I Comuni chiedono però che venga rinviato anche per loro l’obbligo del pareggio di bilancio al 2017.
Possibile anche un piano per la dismissione e valorizzazione degli immobili pubblici, non solo per ridurre il debito ma anche per finanziare nuovi investimenti.
BUONASCUOLA, 1 MLD PER I PRECARI: nel menù della legge di stabilità anche 1 miliardo per la stabilizzazione dei precari. Il comparto darà molto in cambio, in chiave di spending review (sicuri 140 milioni che arriveranno dalla riforma delle commissioni per gli esami di maturità (composte solo da insegnanti interni).
SBLOCCO SCATTI, 1 MLD PER LA SICUREZZA: dovrebbe arrivare anche lo sblocco di scatti e progressioni di carriera per il comparto sicurezza.
TFR: la misura per rendere disponibile direttamente in busta paga il trattamento di fine rapporto sarà introdotta con la legge di stabilità, e ha ricevuto anche l’ok delle banche.
FONDO CASSE PREVIDENZA, AGGRAVIO PER FONDI PENSIONE: le Casse previdenziali private dei professionisti si dicono pronte a investire parte del loro monte risparmio in un fondo da 5 mld a sostegno delle Pmi e dell’economia reale. In cambio nella legge fiscale si vedrebbero alleggerire il prelievo fiscale dall’attuale 20 al 12,5%, armonizzato a quello del secondo pilastro, i fondi pensioni, che invece vedrebbero un aggravio con un prelievo che sale dall’attuale 11,5%.
CAMBIANO CONTROLLI, AG. ENTRATE AIUTA AUTO-CORREZIONE: Cambiano verso i controlli fiscali, con l’obiettivo di aiutare il contribuente all’auto-correzione e concentrare il contrasto su frodi e contribuenti meno collaborativi. Di fatto l’Agenzia delle Entrate mette a disposizione nuovi flussi di dati per aiutare il contribuente ad assolvere correttamente “a monte” i suoi obblighi fiscali e consentirgli, eventualmente, una volta presentata la dichiarazione, anche di correggere in autonomia la propria posizione.
ARRIVA RAVVEDIMENTO LUNGHISSIMO: Il ravvedimento operoso, che attualmente prevede la riduzione delle sanzioni a 1/8 del minimo solo entro un anno, allarga le sue porte fino a coprire i termini dell’accertamento con sanzioni minime via via rimodulate in funzione dei tempi con cui il cittadino sana l’errore. Sanzioni ancora più ridotte se la regolarizzazione, anche sui versamenti, avviene entro 90 giorni.
IVA, ARRIVANO SEMPLIFICAZIONI ADEMPIMENTI: dal 2016 viene cancellato l’obbligo della dichiarazione unificata e viene fissato a febbraio il termine per presentare la dichiarazione Iva. Passa alla storia anche la comunicazione dati Iva: una semplificazione che consentirà di tagliare, ogni anno, circa 3.300.000 comunicazioni.

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Redazione
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