Palermo – Politica e istituzioni, malgrado il riconoscimento dell’insularità da parte dell’Ue e il finanziamento, mai utilizzato, della continuità territoriale, sono incapaci di ottenere tariffe più basse per i collegamenti aerei e marittimi con Sicilia e Sardegna. È ovvio, quindi, che il turismo si sposti sul segmento, molto più economico, delle crociere. È anche questa la causa del fenomeno – evidenziato dal “Rapporto sullo stato dell’industria delle crociere” elaborato dalla Clia, l’associazione internazionale degli armatori crocieristici – del boom delle crociere nel Mediterraneo, per tratte organizzate e per numero di viaggiatori.
Il Rapporto, presentato al recente “Seatrade Cruise Global” di Miami, osserva un forte incremento degli investimenti nel settore, attirati proprio dallo sviluppo della domanda di vacanze in crociera. Così quest’anno nel mondo nasceranno ben 18 nuovi armatori e saranno varate, dagli operatori già in attività, 18 nuove navi da crociera che entreranno in servizio lungo ulteriori rotte. Al termine del processo, la capacità di accogliere turisti salirà dai 28,2 milioni del 2018 alla ragguardevole quota di 30 milioni di passeggeri. Nel 2009 la capacità di trasporto totale non superava i 17,8 milioni.
L’Outlook 2019 del rapporto Clia ci dice anche della distribuzione di questo volume quasi raddoppiato: il 34,4% gravita nella regione dei Caraibi, il 17,3% nel Mediterraneo, l’11,1% nel resto d’Europa; Asia e Cina contano per il 9,2%, Australia e Pacifico per il 4,8%, l’Alaska per il 4,7%, il Sud America per il 2,3% e il resto del mondo per il 16,2%.
Dopo i Caraibi, dunque, il Mediterraneo fa da mattatore sullo scenario mondiale, non solo per l’offerta di vacanza, ma anche per numero di passeggeri in partenza. Il rapporto Clia stima anche la provenienza dei passeggeri di quest’anno, soffermandosi sui principali Paesi: 11,9 milioni dagli Stati Uniti; 2,4 milioni dalla Cina; 1,93 milioni dal Regno Unito; 1,34 milioni dall’Australia; 920 mila dal Canada; 770 mila dall’Italia; 510 mila dalla Spagna; 500 mila dalla Francia; e 450 mila dal Brasile. Quanto al traffico crocieristico, un altro rapporto presentato sempre a Miami, quello della genovese Cemar Agency, ha diffuso le stime per il biennio 2019-2020, con un focus incentrato sull’Italia al centro del network crocieristico organizzato nel Mediterraneo. Infatti, la fotografia per l’Italia scattata dall’agenzia genovese mostra una significativa progressione, che porta a rivedere al rialzo la stima per l’anno in corso, che dovrebbe chiudersi con 11,9 milioni di passeggeri e, per il 2020, a stimare un aumento del 7,88%, con un traffico record di 13 milioni di passeggeri. Nella classifica dei 70 porti interessati dal traffico crocieristico in Italia, Palermo e Messina occupano rispettivamente il 9° e il 10° posto, mentre Catania prevede nel 2019 un incremento del 100% nel numero di toccate nave, triplicando i passeggeri. L’analisi per regione piazza la Sicilia al quinto posto, con 1.144.000 passeggeri e 733 toccate, dopo la Liguria – in cui, rileva Cemar, si concentra l’83% delle agenzie che gestiscono gli scali delle navi in tutti i porti d’Italia – , il Lazio, il Veneto e la Campania.
«Le previsioni positive per il biennio 2019-2020 non ci devono indurre ad abbassare la guardia. L’Italia è, infatti, la prima destinazione crocieristica del Mediterraneo, e grazie alle prossime nuove navi in consegna durante questo biennio, navi sempre più green, ci sarà ulteriore spazio di crescita», ha commentato Sergio Senesi, presidente di Cemar Agency Network.
Quest’anno la fiera di Miami ha visto le tre realtà portuali della Sicilia finalmente organizzate insieme, in uno spazio autonomo, quindi esterno allo stand di Assoporti. La volontà è stata quella di affermare al pubblico statunitense un’immagine dell’Isola coesa e diversa dagli stereotipi. Obiettivo raggiunto dallo stand “Sicilian ports, the best of Italy”, realizzato nel ristrutturato Convention center dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia occidentale presieduta da Pasqualino Monti, dall’Autorità di Sistema portuale del Mare di Sicilia orientale presieduta da Andrea Annunziata e dall’Autorità portuale di Messina e Milazzo presieduta da Antonino De Simone, con il supporto dell’assessorato regionale al Turismo, guidato da Sandro Pappalardo. Lo spazio è stato visitato da un gran numero di persone, attratte dall’allestimento colorato dalle ceramiche taorminesi di Antonio Forlin, e animato dalle immagini dei luoghi più significativi della Sicilia, apprezzato anche dal console generale italiano a Miami, Cristiano Musillo.