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Corruzione: arresti Palermo, Arata sarà interrogato da gip Roma

Di Redazione |

Palermo, 13 giu. (AdnKronos) – Paolo Arata, il faccendiere arrestato ieri, insieme con il figlio Francesco, dalla Dia di Trapani per corruzione, autoriciclaggio e intestazione fittizia di beni sarà interrogato dal gip di Roma. Lo ha deciso il gip di Palermo Guglielmo Nicastro che ha firmato l’ordinanza di custodia cautelare. Il figlio Francesco sarà, invece, interrogato oggi dal gip di Palermo insieme con gli imprenditori Vito Nicastri e il figlio Manlio, arrestati sempre ieri nell’operazione coordinata dalla Dda del capoluogo siciliano. Secondo l’accusa, gli Arata sarebbero soci occulti dell’imprenditore trapanese dell’eolico Vito Nicastri, ritenuto dai magistrati tra i finanziatori della latitanza del boss Matteo Messina Denaro.

Arata, ex consulente per l’Energia della Lega, è indagato da diversi mesi per un giro di tangenti alla Regione siciliana che coinvolge anche l’imprenditore Nicastri. Sempre ieri è finito agli arresti domiciliari l’ex funzionario regionale dell’Assessorato all’Energia Alberto Tinnirello, accusato di corruzione. Un’altra tranche dell’inchiesta è seguita dalla Procura di Roma perché c’è il coinvolgimento dell’ex sottosegretario alle Infrastrutture leghista Armando Siri. La procura di Palermo cita in particolare alcuni dialoghi registrati il 23 dicembre 2017, durante i quali “Nicastri – scrivono i magistrati – sollecitava Arata a far intervenire il senatore Armando Siri in relazione ad un sostegno nei confronti di una persona dagli stessi sponsorizzata”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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