Consiglieri comunali e commissioni Ecco quanti gettoni hanno preso a testa

Di Gioacchino Schicchi / 02 Gennaio 2015

Oltre 4500 gettoni liquidati in 9 mesi per un totale di 230.305 euro corrisposti ai consiglieri comunali. Sono questi i numeri del Consiglio comunale di Agrigento rispetto ai primi 9 mesi dell’anno in corso, gli unici che al momento il Comune ha potuto liquidare prima che il fondo stanziato in bilancio fosse letteralmente prosciugato. Numeri importanti, ma da capire e contestualizzare, partendo dagli importi: a ben guardare, infatti, i consiglieri costano meno di quanto costavano tre anni fa, ma costano di più di un anno fa e, soprattutto, svolgono un numero più alto di commissioni. Nel 2013, ad esempio, non si superavano mai le 500 presenze, mentre nel 2014 questa è sostanzialmente una costante, grazie all’innalzamento da 780 a 1600 euro del tetto massimo di gettoni che possono essere “collezionati” e quindi pagati. E se siamo assolutamente certi che non è il numero dei gettoni a individuare se un consigliere o una commissione lavora bene o male o se è onesta rispetto ai contribuenti oppure no, bisogna precisare che sarebbe difficile anche stabilire realmente nesso costo-produttività (anche perché molti sembrano confondere il ruolo del Consiglio comunale, che ha una funzione di indirizzo e controllo, con quello dell’Amministrazione attiva).
Quelli che seguiranno, quindi, sono soltanto i numeri “nudi e crudi” della liquidazione delle spettanze che mensilmente vengono corrisposte ad ogni singolo consigliere comunale indicate ovviamente al lordo e quindi nel caso in cui si tratti di soggetti che hanno già un lavoro viene imposta una tassazione che “dimagrisce” la somma anche del 40 per cento. Le commissioni, però, non portano con sé solo costi diretti, ma anche quelli indiretti: oltre ad eventuali rimborsi benzina (attualmente li percepisce solo Antonio Cicero, in quanto residente a Palermo, con somme che raggiungono anche le mille euro al mese), vi sono soprattutto i rimborsi che vengono corrisposti ai consiglieri dipendenti presso imprese private per le ore di permesso che il datore di lavoro concede per lo svolgimento dell’attività istituzionale. Ad oggi i rimborsi sono corrisposti ai consiglieri Alfonso Vassallo, Francesco Picone, Angelo Vaccarello, Marco Vullo e Alessandro Sollano, ma, come è noto, è il primo – in quanto dirigente di vertice alla Confartigianato di Agrigento – a pesare maggiormente sul bilancio comunale, dato che alla sigla di categoria il Comune corrisponde circa 4mila euro al mese.
Gennaio. Primo mese dell’anno, ma anche il primo in cui è entrato in funzione il nuovo regolamento rispetto al numero di gettoni massimi pagabili. Il più “gettonato” è stato Marco Vullo, il quale, avendo in quel periodo ereditato anche la commissione della compagna di partito Angela Galvano ha raccolto 31 gettoni tra la quarta – di cui è presidente – e la quinta commissione più due riunioni di Consiglio comunale, per un totale di 1560 euro. Poco sotto troviamo Angelo Vaccarello, anche lui con 2 commissioni, la quarta e la sesta (una delle due ereditata dall’assessore Messina) con 25 gettoni e 1258 euro e il presidente della terza commissione, Cinzia Puleri, che in quel mese ha collezionato 23 gettoni – di cui 18 di commissione – per un importo di 1.157,82. Seguono, tutti alla stessa somma di 1.057 euro – e 21 gettoni – i consiglieri Geraldo Alongi, Salvatore Lo Bue, Gianluca Urso e Daniele Vita. A “soli” venti gettoni (e 1.006,80 euro) si sono fermati invece Andrea Cirino, Simone Gramaglia, Calogero Pisano e Alfonso Vassallo. A 19 si sono fermati invece Giovanni Civiltà e Alfonso Mirotta, mentre a quota 18 gettoni (ovvero 906,12 euro) troviamo Antonino Cicero, Giuseppe Di Rosa, Alessandro Patti e Francesco Picone.
Un gettone in meno hanno percepito Michele Mallia e Alessandro Sollano, mentre Carmelo Settembrino ha percepito 16 gettoni e Gerlando Galante e Antonino Amato ne hanno percepiti 15. Poco sotto (14 gettoni e 704 euro) troviamo Riccardo Mandracchia, mentre Giuseppe Micciché ed Ennio Saeva si sono fermati a 13 gettoni. Gianluca Spinnato, che da tempo immemore ha rinunciato alla partecipazione alle commissioni consiliari, chiude la fila portando a casa solo i 4 gettoni di Consiglio comunale per un totale di 201,36 euro lorde. Dall’elenco, ovviamente, dobbiamo escludere – e continueremo a farlo automaticamente salvo indicazione specifica – i consiglieri-assessori Galvano, Gerlando Gibilaro e Francesco Messina oltre che l’allora presidente Aurelio Trupia. Costo complessivo del Consiglio: 24.012,18 euro e 477 gettoni pagati.
Febbraio. Il mese è corto, ma i consiglieri fanno di tutto per sfruttarlo al massimo, così alla fine gli importi erogati superano addirittura quelli di gennaio, dove – ce lo ricordano le filastrocche infantili – i giorni sono 31. Primo rimane, per le medesime condizioni del mese precedente, Vullo con 32 gettoni e 1.610 euro. Segue a ruota Vaccarello, con 1.459 euro e 29 gettoni, “braccato” da Vita, che ha portato a casa 28 gettoni e 1.409,52 euro. Seguono a quota 25/24 gettoni e circa 1.200 euro i consiglieri Pisano, Puleri e Vassallo. A 22 gettoni e 1.107,48 euro troviamo Civiltà, mentre a quota 20 gettoni (1.006,80 euro) si sono fermati Cicero, Cirino, Di Rosa, Gramaglia e Mirotta. Sotto questa soglia ci sono Alongi (19 gettoni), Lo Bue, Mallia, Settembrino, Sollano e Urso (18 gettoni), Patti e Picone (17 gettoni, 855,78 euro), Amato e Galante (16 gettoni), Miccichè e Saeva (15 gettoni, 755,10 euro), Mandracchia (12 gettoni, 604,08 euro) e, ancora una volta, è Spinnato a chiudere la fila con 6 gettoni e 302,04 euro. Costo totale: 25.522,38 euro, 507 gettoni erogati dei quali solo 6 dovuti a sedute del Consiglio comunale.
Marzo. Continua la marcia dell’instancabile Vaccarello, il quale ha collezionato ben 40 gettoni (dei quali 33 divisi su tre commissioni), che equivarrebbero a 2.013,60 euro sebbene gli siano stati corrisposti ovviamente solo quelli previsti come tetto massimo (circa 400 euro in meno). A 32 gettoni e 1.610,88 euro si è fermato Vullo, mentre a 29 gettoni (1.459,86 euro) troviamo Vita e a 28 (e quindi 50 euro in meno) Vassallo. A quota 1.258,50 euro (25 gettoni) ci sono Civiltà e Picone, mentre un gettone in meno ha percepito Mirotta e ancora uno in meno (siamo quindi a 23 e 1.157,82 euro) è andato a Mallia e Pisano. Ventidue gettoni e 1.107,48 euro sono stati percepiti da Cicero, Di Rosa, Gramaglia e Lo Bue, mentre a quota 21 gettoni (1.057,14 euro) troviamo Sollano, Settembrino e Puleri. Cifra tonda, almeno in tema di gettoni, per Amato e Galante (20 gettoni, 1.006,80 euro). Seguono Cirino (19 gettoni, 956 euro), Alongi e Urso (17 gettoni, 855,78 euro), Patti (15 commissioni, 755,10 euro), Mandracchia, Micciché e Saieva (14 gettoni, 704,76 euro) e Spinnato (4 gettoni, 201,36 euro). Totale: 554 gettoni corrisposti, 7 sedute di Consiglio comunale, 27.888,36 euro spesa complessiva.
Aprile. Il costo sale, così come le temperature, e il Consiglio supera allegramente le 500 commissioni in un mese. Ad aprire la fila è Vaccarello, il quale alla fine supera nuovamente il tetto imposto alle indennità di 1.691 euro, collezionando 34 gettoni di presenza. A lui, comunque, saranno alla fine corrisposti gli stessi importi di Marco Vullo, che con 33 commissioni ha ottenuto 1.661,22 euro.
La situazione dei gettoni, un po’ per tutti i consiglieri si fa “calda”, e iniziano a diventare realmente pochi coloro che scendono sotto quota 19 gettoni al mese. Ventisette gettoni ha conseguito Picone (1.359 euro), mentre tutti a quota 25 gettoni (e 1.258 euro) si sono “fermati” Gramaglia, Pisano, Puleri e Vita. Poco sotto, a 23 gettoni (e 1.157 euro) troviamo Geraldo Alongi e Giuseppe Di Rosa, e ad un “soffio” si posizionano con 21 gettoni (1.057,14 euro) Cirino e Vassallo. A quota 20 (1.006,80 euro) si sono fermati Amato, Lo Bue, Mirotta e Settembrino, mentre cinquanta euro in meno ha percepito (avendo solo 19 gettoni) Galante. Diciotto gettoni hanno invece percepito Mallia e Civiltà, mentre Patti e Saeva hanno ottenuto 17 gettoni (quindi rispettivamente 906,12 e 855,78 euro). A quota 14 gettoni Mandracchia, a 13 Urso, a 12 Micciché (604,08 euro), mentre ultimo rimane per “consumi” Spinnato, che alla fine del mese ha percepito solo 201,36 euro per 4 gettoni. Totale: 535 gettoni erogati, 6 riunioni di Consiglio comunale, 26.931 euro di spesa complessiva.
Maggio. In calo della spesa totale e del numero di gettoni, nonostante il Consiglio comunale si sia riunito ben 8 volte. In “vetta” c’è sempre lui, Vaccarello, con 29 gettoni e 1.459 euro, segue a 26 gettoni (1.308,84 euro) Vita, mentre Vassallo e Puleri si attestano a 25 gettoni. A 23 gettoni (1.57,82 euro) troviamo Civiltà e Di Rosa, mentre un gettone in meno ha percepito Mirotta e un ulteriore “obolo” in meno ha ottenuto Mirotta (1.057,14 euro). Ultimo consigliere ad aver percepito almeno mille euro è Lo Bue (20 gettoni, 1.006,80 euro), mentre tutti gli altri si sono attestati ampiamente sotto quella soglia: Pisano (19 gettoni, 956,46 euro), Gramaglia, Sollano e Vullo (18 gettoni), Alongi e Messina (17 gettoni, 855,78 euro), Urso, Settembrino e Mallia (16 gettoni), Cicero e Galante (15 gettoni, 755,10 euro), Cirino e Gibilaro (14 gettoni), Galvano e Patti (13 gettoni), Miccichè (11 gettoni), Mandracchia e Saeva (9 gettoni, 453,06 euro) e Spinnato (3 gettoni). Totale: 506 gettoni erogati, 8 riunioni di aula, 25.472,04 euro di spesa complessiva.
Giugno. E’ il mese delle dimissioni di Marco Zambuto, e i consiglieri Galvano, Gibilaro e Messina tornano a “gettoni”. Così, se Marco Vullo “liberato” dal peso della commissione “a scavalco” scende vertiginosamente nella nostra classifica, imperturbabile è la marcia di Vaccarello, che si attesta come il più “gettonato”, con 30 gettoni e 1.510,20 euro. Poco sotto, a 29 gettoni e 1.459 euro troviamo Vassallo (anche lui a “scavalco” impegnato nella seconda commissione, Urbanistica), mentre a quota 24/25 gettoni e 1.258,50 e 1.208,16 euro troviamo rispettivamente Mirotta e Pisano e Puleri. Ventritré gettoni (e 1.157 euro) sono andati a Picone, mentre “solo” 22 gettoni sono stati riconosciuti (insieme a 1.107,48 euro) a Vassallo, Mallia e Settembrino.
A venti gettoni (e 1.006,80 euro) si sono fermati Civiltà, Gibilaro e Messina, mentre a quota 19 troviamo solo Di Rosa. Più numerosa la “fronda” di coloro che hanno ottenuto 18 gettoni (906,12 euro), ovvero Amato, Lo Bue, Gramaglia e Sollano, mentre verso la parte bassa dell’elenco troviamo Cirino e Urso (17 gettoni), Alongi e Vullo (16, 805,44 euro), Cicero, Galvano e Miccichè (13 gettoni), Galante e Saeva (12), Mandracchia (10), Patti (9) e Spinnato (5). Totale: 525 gettoni erogati, 5 riunioni del Consiglio comunale, 26.428,50 euro.
Luglio. Il termine anticipato dell’Amministrazione, e forse anche l’estate, “screma” in modo abbastanza evidente l’attività dei consiglieri comunali. Cala infatti il numero di coloro che hanno superato le mille euro al mese, ma complessivamente crolla in modo molto meno evidente il costo totale. Ad aprire l’elenco è una “new entry”, ovvero Mirotta, il quale con 27 gettoni ha incassato 1.359.18 euro, seguito da Puleri con 26 gettoni e 1.308,84 euro. Terzo posto per Pisano Vaccarello, i quali hanno percepito solo 25 gettoni e quindi 1.258,50 euro, mentre Gramaglia si è fermato a 24. Vita e Picone, invece, hanno ottenuto 23 gettoni e gli sono stati corrisposti 1.157,82 euro, seguiti a quota 21 gettoni da Gibilaro e Messina (1.057,14 euro) e a quota 20 da Civiltà, Mallia e Vullo. Tutti sotto quota mille euro gli altri consiglieri comunali: Settembrino e Galante (19 gettoni, 956,46 euro), Alongi e Vassallo (17 gettoni, 855,78 euro), Amato e Cirino (16 gettoni), Sollano (15 gettoni), Urso (13 gettoni, 654,42 euro), Lo Bue, Mandracchia e Miccichè (12 gettoni), Galvano e Saeva (11 gettoni, 553,74 euro), Patti (10 gettoni), Cicero (8 gettoni, 402,72 euro) e Spinnato (2 gettoni, 100,68 euro). Unico componente d’Aula a rinunciare al gettone è Aurelio Trupia, nel frattempo tornato tra gli scranni dopo le dimissioni da presidente. Totale: 502 gettoni erogati, 4 sedute di Consiglio comunale, 25.270,68 euro corrisposti.
Agosto. E’ in assoluto il mese in cui la “democrazia” è costata meno, con 120 gettoni in meno di quanti non ne siano stati erogati in media. Così la spesa più alta è stata quella di 1.258 euro necessari a coprire i 25 gettoni conseguiti da Mirotta, cui seguono i 1.157,82 euro necessari a saldare quanto maturato da Civiltà (23 gettoni) e i 1.006,80 euro versati a Puleri per i suoi 20 gettoni.
Tutti sotto mille euro le competenze di tutti gli altri consiglieri: Pisano e Vassallo (956,46 euro, 19 gettoni), Vaccarello (906,12 euro, 18 gettoni), Vullo, Gramaglia e Messina (17 gettoni), Galante (15 gettoni, 755,10 euro), Picone e Vita (14 gettoni, 704,76 euro), Di Rosa, Cirino, Gibilaro, Mallia, Sollano (13 gettoni, 654,42), Mandracchia e Micciché (11 gettoni, 553,74), Alongi, Amato, Lo Bue, Urso (10 gettoni, 503,40 euro), Cicero (9 gettoni), Patti e Settembrino (8 gettoni, 402,72 euro), Saeva (7 gettoni), Galvano e Spinnato (3 gettoni) e Trupia sempre a 0.
Settembre. La nostra “galoppata” è quasi giunta alla fine, ma l’ultimo mese ad oggi corrisposto ai consiglieri comunali è anche complessivamente quello costato di più alle casse comunali. Dai numeri, infatti, risulta che ci sono stati due consiglieri la cui attività in due commissioni contemporaneamente ha consentito di superare la soglia di legge di 1.691 euro. Si tratta di Picone e Vassallo, i quali hanno ottenuto 34 gettoni (ovvero 1.711 euro), vedendosene ovviamente pagare diversi in meno. Segue a ruota Civiltà con 31 gettoni (1.560,54 euro) e i consiglieri Vaccarello e Vullo (1510,20, 30 gettoni). A 29 gettoni troviamo Mirotta, mentre a 28 si sono fermati Vita e Puleri (1.409,52 euro). Gibilaro, invece, ha svolto 27 sedute (e quindi ha percepito altrettanti gettoni), mentre a quota 26 troviamo Cirino e a 25 (1.258,50 euro) si sono piazzati Pisano e Urso. Gramaglia, Lo Bue e Messina hanno invece percepito 22 gettoni per un totale di 1.107,48 euro, mentre Di Rosa si è fermato a 20 gettoni. Sotto questa soglia troviamo Galante (19), Sollano (18), Amato e Micciché (17), Cicero (16 gettoni, 805,44 euro), Mallia (13), Saeva (12), Galvano (11), Mandracchia (10 gettoni, 503,40 euro), Alongi e Patti (7 gettoni), Spinnato (6 gettoni) e Trupia, sempre a 0. Totale: 8 riunioni di Consiglio comunale, 586 gettoni, 29.499,24 corrisposti.
Ottobre, novembre e dicembre non sono stati ancora liquidati ai consiglieri a causa dell’erosione, a settembre, del fondo previsto in bilancio. Tutto sarà contabilizzato solo nelle settimane a venire.

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Redazione
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