Condannati a essere “brutti”: cchiù pilu pi tutti!

Di Debora Borgese / 01 Maggio 2020

Il COVID-19 ci ha trasformati in bruti. Anzi, più che bruti, brutti. Ma proprio brutti! Non solo dentro – che va beh, non potevamo pretendere il miracolo – quanto fuori. Sì, proprio nelle nostre fattezze estetiche. E il Governo, in questo senso, non ci sta aiutando molto. Barbieri, parrucchieri ed estetiste sono rimandati alla riapertura nel mese di giugno senza considerare minimamente la grave condizione di disagio che stiamo vivendo.


C’è chi si arrangia alla meno peggio azzardando sforbiciate e colpi di macchinetta a barba e capelli, e i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Noi donne, invece, fatichiamo nel cercare in autonomia soluzioni peggiorando la nostra già disastrosa situazione, come imbracchiare tinture per capelli spesso mal riuscite e sperticandoci in modalità di depilazione variabili.
 
Quanto vale la mano santa del nostro parrucchiere? E quella delle nostre estetiste? Uno scrub, una ceretta intera – perché non sia mai che rimanga un solo pelo sulla nostra superficie – , un massaggio decontrutturante, una manicure, una pedicure… Già, la pedicure. Che, a furia di indossare scarpe a punta, anche le unghia dei nostri alluci si sono ribellati diventando buddisti: si (re)incarnano puntualmente. Da sole, certi procedimenti, non li possiamo materialmente eseguire. A ognuno il proprio mestiere!


Il Governo, in un primo momento, limitava l’estensione delle visite ai parenti. Ma con quale coraggio una fidanzata o un’amante si sarebbe potuta fare vedere in versione yeti dal proprio partner?

«E le mogli? Le mogli no?», si domanderà qualcuno. Le mogli no perché a loro tutto è concesso. La posizione di fidanzate, amanti e donne single è sempre appesa a un filo, il cosiddetto “filo del rasoio” il cui ricorso – quello del rasoio, appunto – è sconsigliato, specie per chi soffre di follicolite.


Si scherza, naturalmente. Anche le mogli hanno pari diritto di prendersi debitamente cura di sé stesse.


«Cchiù pilu pi tutti», diceva Antonio Albanese nella riuscitissima gag di Cettu La Qualunque. Ma qui stiamo davvero esagerando!



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Redazione
Tag: barbieri commenti emergenza coronavirus estetisti parrucchieri