FILICUDI – Chissà se l’attore e produttore Luca Barbareschi si sia mai pentito di aver fatto costruire quella piscina con vista mozzafiato sul mare delle Eolie nella villetta a Filicudi. Certo è che quella che lui ha sempre definito solo una vasca per l’irrigazione da quattro anni per Barbareschi è diventata anche una bella grana giudiziaria. Ora per quella piscina, che sarebbe stata realizzata abusivamente, la procura di Messina ha inviato avvisi di conclusione indagini oltre che all’attore-produttore, a due tecnici della Soprintendenza di Messina e a due professionisti: Anna Piccione, Antonino Spanò Greco, Adolfo Sabatini e Giuseppe Faranna.
Piccione e Greco sono accusati nella qualità di rappresentanti della Soprintendenza, di «aver procurato a Barbareschi un ingiusto vantaggio patrimoniale. In particolare rilasciavano un parere favorevole a mantenimento delle opere eseguite in difformità di autorizzazione paesaggistica, consistenti in opere pertinenziali di edificio esistente quali recupero e trasformazione vecchia vasca irrigua, modifiche esterne e interne con realizzazione di un piccolo locale tecnico, previo asserito accertamento da parte della Soprintendenza della compatibilità paesaggistica dei lavori abusivi nei confronti dello strumento di tutela vigente».
Sabatini, e Faranna, nella qualità di geometra e architetto, sono accusati «di aver attestato falsamente in seno alla relazione tecnica fatti dei quali l’atto era destinato a provare la verità: segnatamente formavano degli elaborati grafici la cui rappresentazione dei luoghi si palesava difforme dal vero».