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Con Il Volo a Taormina decolla l’estate dei concerti in Sicilia: ecco tutti gli appuntamenti

Di Giuseppe Attardi |

Forse Taormina non fu il vero “punto di svolta”, ma quei due show all’insegna del “tutto esaurito” portarono fortuna a Piero Barone, agrigentino di Naro, 24 anni il prossimo 24 giugno, Ignazio Boschetto, bolognese all’anagrafe ma marsalese doc, 23 anni in ottobre, e Gianluca Ginoble, il baritono, abruzzese, il più piccolo con 22 anni. Dopo quelli al Teatro Antico seguirono altri concerti in location importanti e, nel 2015, la grande occasione: salire sul palco del Teatro Ariston. Una cavalcata trionfale. Sulle ali del televoto, con la canzone Grande Amore sbaragliano tutti. «Il Festival ci ha cambiato la carriera in Italia – ammettono i tre – Insomma, abbiamo ricevuto l’autorizzazione al decollo per volare anche qui».

Scrollatisi di dosso l’etichetta di “tenorini” per via della giovane età, i tre, accompagnati dall’orchestra del “Taormina Opera Stars”, tornano sul palco del Teatro Antico di Taormina stasera, il 3 ed il 4 giugno con il tour Una notte magica – A tribute to the three tenors (“sold out” la seconda data, ancora disponibilità di biglietti per stasera e il 4). I “three tenors” sono Pavarotti, Domingo e Carreras, ai quali è dedicata la tournée, replica del live del luglio dello scorso anno in piazza Santa Croce a Firenze, poi riprodotto dall’omonimo disco live. 

«Noi non ci paragoniamo ai grandi tenori e ai grandi della musica lirica – tengono a precisare i tre – però se ci pensiamo bene, quello che facciamo noi è un buon modo per fare arrivare un certo tipo di musica a un pubblico che solitamente ascolta altro».

Piero Barone, Ignazio Boschetto e Gianluca Ginoble rappresentano nel mondo il bel canto nostrano, quello che tra romanze e musica leggera ha fatto la fortuna di tanti assi italiani, da Claudio Villa ad Andrea Bocelli. Nella scaletta delle tre serate, venticinque pezzi che spaziano da arie d’opera a West side story, da classici swing di Frank Sinatra a O’ sole mio, senza dimenticare l’hit sanremese.

Con i concerti de Il Volo decolla la lunga estate musicale siciliana. Che, anche quest’anno, purtroppo registra pochissimi picchi. Soltanto Eddie Vedder – che non a caso ha raddoppiato in un battibaleno la data – riesce a dare un senso alla stagione. È il valore aggiunto per offrire un tocco di internazionalità e richiamare spettatori da oltre Stretto. Il leader dei Pearl Jam ha cominciato il tour europeo il 27 maggio da Amsterdam con un concerto acustico nel quale cambia ogni sera scaletta, spaziando tra le canzoni incise con la band, quelle inserite negli album da solista Into the wild e Ukulele songs e le cover più disparate, da Heroes di David Bowie a Trouble di Cat Stevens, da You’ve Got to Hide Your Love Away dei Beatles a Masters of War di Bob Dylan. A Taormina suonerà il 26 e 27 giugno.

Eddie Vedder sarà preceduto il 21 giugno dal concerto dei Placebo – la band inglese, per la prima volta in Sicilia, ripercorrerà vent’anni di carriera in un concerto che si annuncia molto emozionante – ed il 19 luglio sarà seguito dal debutto nazionale del tour dei britannici Kasabian. Aggiungiamo l’ultranovantenne Charles Aznavour (21 luglio a Taormina), l’ormai collaudato Ypsigrock Festival di Castelbuono in agosto e, nello stesso mese, l’emergente Indiegeno Festival di Patti-Tindari, poi restano tante (troppe) repliche estive di concerti invernali, tromboni sfiatati, compagnie di giro, show riciclati o rattoppati tanto per prendere l’obolo pubblico. Latitano l’originalità, il coraggio di osare. Siamo ancora agli spettacoli perfetti per feste di piazza, ma non certo per far fare un salto di qualità al turismo siciliano.

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