Disco e tour
Clustersun: «Il nostro psych rock, a tratti vaporoso»
La formazione catanese dal piglio internazionale, a tre anni dal successo dell’album d’esordio "Out Of Your Ego", pubblica con l’etichetta Seahorse "Surfacing to Breath" otto tracce fatte di shoegaze, noise e psych che saranno presentate sabato al Centro Zo di Catania e la prossima settimana a Favara, Vittoria e Ragusa
A tre anni dall’esordio di Out Of Your Ego tornano i catanesi Clustersun con un nuovo entusiasmante album. Anticipato ad aprile dal singolo Raw Nerve, Surfacing to Breath è disponibile dal 19 maggio in vinile, cd e digital download su bandcamp (https://clustersun.bandcamp.com), sul sito dell’etichetta Seahorse e su tutti i principali principali siti e servizi di acquisto e streaming musicale. Si tratta di un lavoro molto atteso per una delle band siciliane dal piglio più internazionale. Marco Chisari (voce e basso), Mario Lo Faro (chitarre), Piergiorgio Campione (sintetizzatori, tastiere e cori) e Andrea Conti (batteria) sono quattro amici di lungo corso che condividono una passione maniacale per shoegaze, psichedelia, wave, dreampop e space-rock.
«Fare musica – spiega Lo Faro – è sempre stato per noi un modo di trascorrere il tempo insieme, ma allo stesso tempo un’esigenza insopprimibile. Così nel 2013 abbiamo deciso di provare a dare vita ad un progetto musicale compiuto e organizzato. Ci siamo quindi autoprodotti il primo singolo Be Vegetal, subito notato da Dave Allison, boss della indie label americana Custom Made Music, che lo ha incluso nella compilation CMM Summer Sampler. Sull’onda di questo bel riconoscimento siamo entrati in contatto con la Seahorse Recordings di Paolo Messere, che ci ha messi sotto contratto per la pubblicazione del primo album».
Un disco che è stato accolto benissimo.«Sì, ci ha regalato soddisfazioni grandissime ed inaspettate. Con il traino del singolo Hipgnosis sono arrivati riscontri entusiastici sia in Italia che all’estero: nel giro di pochi mesi dalla release, blog e testate di settore ci accreditavano già tra le realtà emergenti della scena shoegaze internazionale. E solo un anno dopo, nella primavera 2015, partivamo in tour per gli Stati Uniti, coronando un sogno che ci sarebbe sembrato follia solo poco tempo prima».
E questo album come si colloca rispetto al precedente?«Il tempo trascorso ci è servito per maturare un approccio ancora più organico ed espandere la nostra miscela di riverberi, muri di suono e atmosfere lisergiche. Tre anni fa i brani erano nati con un piglio più etereo, sospeso e glaciale, e la componente wave e dreampop era molto prevalente. Le otto tracce che compongono Surfacing To Breathe, invece, sono pervase da particolare potenza e densità, essendo state composte ed elaborate in un momento di intensa attività live della band, a cavallo del tour americano. Scudisciate shoegaze, noise e psych si alternano a momenti più rarefatti e vaporosi».
Quale è stato il processo creativo?«Tutto nasce da lunghe jam session in sala, che registriamo regolarmente per poi analizzarle a freddo. Spesso si tratta proprio di frammenti brevissimi, o anche soltanto suoni ed effetti; in altri casi, come per magia, sono uscite fuori canzoni con una struttura già quasi definitiva. Dopo aver fissato la parte strumentale, è la volta dei testi, che in questo caso viaggiano in bilico tra melancolia, visioni oniriche e fragilità emotiva. In questa maniera ci assicuriamo che la cellula originaria di ogni brano sia sempre genuina e mai forzata. Il suono stratificato e muscolare di Surfacing To Breathe, poi, è merito del grandissimo lavoro svolto in fase di missaggio da Alessio Pindinelli (chitarrista de La Casa Al Mare, che ha anche coprodotto con noi il disco) e Fabio Galeone del Wax Recording Studio di Roma, con la ciliegina sulla torta del mastering effettuato da Carl Saff a Chicago. Le registrazioni, invece, sono state condotte dal nostro tastierista Piergiorgio Campione allo Studio12 Recording di Catania».
Il primo appuntamento live sabato 20 maggio al Centro Zo di Catania per il release party di Surfacing To Breathe. A seguire i Clustersun saranno impegnati il 26 maggio a Favara (Farm Cultural Park), il 27 a Vittoria (Demodè), il 28 a Ragusa (Piccolo Teatro del Mercato). Tra l’estate e l’autunno il tour proseguirà in Italia ed in Europa centrale ed orientale. Nel 2018 è previsto un nuovo tour negli Stati Uniti.
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