«La musica mi ha sempre fatto rialzare nei momenti più brutti della mia vita», confessa Clelia Granata. Ha idee chiarissime questa 28enne catanese che sarà impegnata su Rai2 nelle Battle di The Voice nel team Fach, ovvero quello formato da Roby e Francesco Facchinetti. «Gli unici che, sul filo di lana, si sono girati quando già la mia agitazione era già al limite, anche perché avevo voluto giocare l’arma del pianoforte», racconta Clelia che vive coi genitori e la sorella Veronica, tre anni più giovane di lei, a Montepalma. «Da quando, piccolissima, cantavo le sigle dei cartoni animati sapevo quale sarebbe stata la mia strada. A 15 anni sono entrata in un coro polifonico, ma dopo un po’ ha cominciato a starmi stretto – spiega Clelia che da tre anni studia canto jazz all’Istituto musicale Bellini -. Però ho dovuto aspettare di avere 18 anni per cominciare a prendere lezioni perché i miei genitori volevano che la musica per me fosse un hobby, non potevano permettersi di pagare un’insegnante privato e io non volevo dar loro problemi. “Cantare non ti darà da vivere”, mi dicevano».
Alla fine, però, papà Maurizio e mamma Germana – commesso lui e baby sitter lei l’hanno aiutata a cominciare. «Ma dopo i primi mesi sono riuscita a pagare da sola le lezioni con i ricavi delle serate e, adesso, posso dire di vivere di musica – dice con grande soddisfazione -. Sono molto versatile, mi piace il pop straniero contemporaneo, la mia icona è Elisa, canto la dance degli anni ’70 con i Cincu e pezzi poprock arrangiati in acustico con i Prendi nota trio. Spero di farmi conoscere da un pubblico diverso da quello siciliano. Spero di imparare qualcosa, di carpire qualche segreto ma non mi faccio illusioni sulla vittoria», confessa Clelia che ha ricevuto dal “suo” Giovanni la spinta più importante verso la partecipazione a The Voice. «A lui piace sentirmi cantare – conclude con un sorriso – e mi dice sempre che devo aspirare al meglio».