FIRENZE – «Gli americani arrivarono in Sicilia prendendo accordi con la mafia come oggi hanno fatto in Afghanistan e in Siria». Così il regista e attore Pierfrancesco Diliberto, in arte Pif, oggi a Firenze per raccontare l’uscita del suo film «In guerra per amore» nei cinema italiani dal 27 ottobre. Il film racconta lo sbarco degli americani in Sicilia nel 1943 denunciando il «patto tra gli alleati e la mafia italiana – ha spiegato Pif – già evidenziato dal cosiddetto rapporto americano Scotten su come comportarsi con la mafia in Sicilia prima dello sbarco (farsela amica o combatterla)».
Il film racconta lo sbarco degli americani attraverso gli occhi e le parole di Arturo (Pif), lavapiatti che vive a New York, che si arruola nell’esercito con l’unico scopo di andare in Sicilia a chiedere la mano al padre di Flora (Miriam Leone), giovane fanciulla conosciuta in America, però già promessa sposa al figlio di un importante boss di New York. «La mafia politica – ha detto il regista – nasce proprio in quel preciso momento storico che ho voluto raccontare nel film, conseguenze che viviamo ancora oggi».
Nel film molti i riferimenti storici a nomi di politici esistiti realmente come Michele Sindona e Vito Ciancimino. «Ho voluto raccontare una verità – sostiene Pif – che noi italiani ci siamo dimenticati. Come ci siamo dimenticati di aver fatto la guerra accanto a Hitler».