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Chiusura discarica Valanghe d’inverno, i sindaci di Motta e Misterbianco: «Vigileremo»

Di Roberto Fatuzzo |

MISTERBIANCO – I sorrisi dei partecipanti nella foto dell’incontro dicono tutto. Doveva essere il giorno del “disgelo”, ed a quanto pare lo è stato, nella lunga vicenda delle megadiscariche in territorio di Motta S. Anastasia ma a due passi dal centro abitato di Misterbianco, e dell’intera questione infinita dei rifiuti siciliani. Ed è diventato anche il giorno della speranza, visti gli impegni presi ieri nel vertice che si è tenuto alla Regione. A fianco del governatore Crocetta, ieri c’era il dirigente del Dipartimento regionale Rifiuti, Maurizio Pirillo; con il sindaco di Misterbianco Nino Di Guardo l’assessore all’ambiente Angela Vecchio, mentre il sindaco di Mota Anastasio Carrà era accompagnato dalla più giovane consigliera comunale mottese, Giorgia Urzì.

Gli impegni che fanno guardare al futuro con soddisfazione sono noti:niente più umido puzzolente a Valanghe d’inverno, chiusura dell’impianto ai rifiuti entro pochissimi mesi (o suo utilizzo per i soli “inerti”), nessuna nuova autorizzazione ambientale Aia, sblocco della bonifica di Tiritì. E le visite a Misterbianco e Motta del ministro Galletti il 13 novembre e del governatore Crocetta il 2 dicembre prossimi. Non sembra poco, dopo tante amare “sberle” ricevute che oggi lasciano scettici e diffidenti i Comitati civici e gli ambientalisti, i quali pongono una serie di questioni, vogliono “vedere il cammello” e temono “tour elettorali”.

Ma questa mattina in una conferenza stampa al comune di Misterbianco, i sindaci Di Guardo e Carrà hanno rassicurato tutti: «Il clima e la disponibilità sembrano ben diversi, oggi dobbiamo aver fiducia nelle assicurazioni dateci che costituiscono un sorprendente quanto gigantesco passo avanti rispetto a pochissimo tempo fa. Quanto alle preoccupazioni su un rinnovo dell’autorizzazione a Valanghe d’inverno (battaglie legali in corso, e il Cga deciderà nel merito forse l’11 gennaio) saremo attentamente vigili. Vogliamo che dalle promesse si passi ai fatti concreti, tutti da verificare. Se gli impegni non saranno tutti mantenuti, siamo pronti e saremo i primi a reagire e intervenire con forza. Ma almeno oggi godiamoci le buone notizie, senza fasciarci la testa, perché lo scetticismo e la protesta da soli non costruiscono e non risolvono i problemi».

 

Dunque, nonostante tante battaglie legali ancora in corso, e salvo clamorose smentite, la chiusura (almeno ai rifiuti) della megadiscarica di Valanghe d’inverno – in atto commissariata – oggi non appare più un’utopia, auspicandone una possibile riconversione ottimale (grazie all’esperienza, alle competenze e tecnologie acquisite) con la salvaguardia ed anzi il potenziamento dei posti di lavoro, in una nuova funzione piuttosto di riutilizzo e riciclo dei materiali post-consumo come “risorse”. COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA