Charlie Hebdo: i sospetti della rete e le teorie del complotto

Di Ciro Pappalardo / 21 Gennaio 2015

Sono ormai passati diversi giorni dalla terribile vicenda compiuta da un gruppo di estremisti islamici siriani che ha colpito la testata giornalistica parigina Charlie Hebdo. Mentre ancora si discute le dinamiche dell’evento, dal giorno dopo, sono affiorate su internet varie teorie secondo il quale l’intera vicenda non sia altro che una messa in scena, un false flag.
Le teorie, molte delle quali infondate e degne del più grande fan di Mistero (il programma televisivo di Mediaset), provengono la maggior parte da normali utenti di internet, i cosiddetti “complottisti”, ma anche da personaggi noti come il giurista Aldo Giannuli, esperto di servizi segreti di recente diventato consulente di Beppe Grillo che sul blog del leader dei Cinque stelle ha subito scritto: «Come in tutti i “grandi casi” (Kennedy, piazza Fontana, Palme, 11 settembre, morte di Osama bin Laden ecc.), anche in questo di Parigi, i conti non tornano e ci sono un sacco di cose da spiegare». Dopo una breve lista dei dettagli mancanti o non chiari, aggiunge: «Resto dell’idea che la pista della strage jihadista – anche se una rivendicazione da parte di Al-Qaida c’è stata, NdA – sia quella nettamente più probabile, perché coerente con tutto un quadro formatosi da dieci anni in qua, questo però non vuol dire che nella questione non possano esserci altre “manine” di ben altra qualità. E neppure che gli attentatori non siano stati lasciati fare, magari perché qualche sentore c’era, ma non ci si aspettava una cosa di questa gravità. O che gli organi inquirenti non abbiano altri scheletri nell’armadio, che non c’entrano con la strage, ma che qualche aspetto della strage potrebbe portare alla luce e che, invece, occorre tener nascosti. O anche che nella vicenda le mani che intervengono a vario titolo (mandanti, organizzatori, utilizzatori occasionali, infiltrati, esecutori, intervenuti marginali ecc.) siano decisamente più di due, quattro o sei… Insomma, molto probabilmente la strage è islamica, però… che gran puzza di bruciato! ».
 
Una teoria subito diventata popolare tra i grillini a cui si è unito Carlo Sibilia, già noto per aver definito una “farsa” l’allunaggio del 1969 che ha twittato: «Incredibile che a #CharlieHebdo sia rimasto ucciso l’economista Maris che denunciava irregolarità su emissione moneta».
A queste infondate, ma comunque più ragionate, teorie se ne se sono unite altre decine da parte degli utenti di internet e in particolare sui social network; le teorie vanno: dal piano segreto della C. I. A., alla pianificazione della strage da parte della massoneria o attribuendo la colpa ad una organizzazione segreta che chiamano “Nuovo Ordine Mondiale” che sta cercando di scatenare una “guerra tra razze”, concludendo secondo alcuni utenti che, siccome la strage è stata tutta una messa in scena, non ci sia alcun morto e che adesso i giornalisti e tutte le vittime abbiano ricevuto forzatamente una nuova identità dal governo francese ma, nel caso in cui avessero rifiutato, siano state “fatte sparire”.

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Pubblicato da:
Redazione
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