Nel piccolo borgo della zona nord dell’Ennese che si affaccia sulla valle del Simeto, quello di Centuripe, sta accadendo qualcosa di unico. La visione di città, condivisa dal sindaco Salvatore La Spina poco meno di un anno fa con la sua squadra, si sta trasformando in una quotidiana risalita verso una nuova centralità culturale, turistica ed economica. Un progetto ambizioso ma che già in questa estate sta mostrando la sua forza. A fine giugno si è dato il via al progetto “Una boccata d’arte”, in collaborazione con Galleria Continua di Milano e Fondazione Elpis, che coinvolge esclusivamente 20 comuni sparsi sul territorio italiano e che ha portato per una settimana nel piccolo borgo Renato Leotta, artista di fama internazionale, per realizzare installazioni ad hoc distribuite per il paese , che hanno dato vita ad “ Eros e Psiche” che resterà aperta fino al 26 settembre.
Adesso è diventato realtà il nuovo spazio espositivo, dell’Antiquarium situato nel chiostro di un ex convento agostiniano, e si è svelato per la prima volta a tutti il sito archeologico di Riparo Cassataro. L’occasione per questo evento di rara importanza culturale, è arrivato con l’apertura fino al 17 ottobre della mostra “Segni – Da Cézanne e Picasso, da Kandinskj a Mirò – i maestri del ‘900 europeo dialogano con le incisioni rupestri di Centuripe”. Gli eventi già partiti a Centuripe sono un corposo assaggio di quello che accadrà già nell’immediato futuro.
Dal 27 al 29 agosto, sarà la volta del “Festival internazionale del cinema archeologico”, di cui Centuripe sarà capitale e all’interno del quale verrà assegnato, per la prima volta, il “Premio Augusto”, un marchio di eccellenza centuripino che premierà i migliori film in concorso. Contemporaneamente, il 28 agosto, dopo un duro lavoro portato avanti dall’amministrazione, farà il suo ritorno nel Museo Archeologico di Centuripe la “Testa di Augusto”.
Per essere al passo con la sfida lanciata l’amministrazione La Spina non ha trascurato l’importanza di servizi ed accoglienza turistica dando forma al nuovo portale “Centuripe Città Imperiale”. Il sito è strutturato per garantire ai visitatori una mappa chiara e ricca del patrimonio artistico, culturale, archeologico, religioso e culinario del paese.
Un percorso quello cominciato a Centuripe inimmaginabile sino a poco tempo fa. Perché scommettere sulla cultura nel 2021 è la scelta da fare per il futuro?
«La risposta è sotto lo sguardo di tutti – dice il sindaco Salvatore La Spina – basta venire a Centuripe per rendersi conto che è un posto speciale. La sua posizione geografica, la sua storia millenaria che ha lasciato tracce nel territorio, le vestigia dell’impero romano; i vasi ellenistici per i quali è famosa nel mondo e i suoi panorami, tra i più belli della Sicilia, sono solo alcune peculiarità che la rendono un luogo unico. Tutto ciò non può non essere il punto di partenza per tentare uno sviluppo differente. Centuripe deve provarci, non può essere solo una città di emigrazione, deve provare a scommettere sulle sue potenzialità e provare a cambiare il suo destino. Ecco perché la scommessa è ardua e difficile, perché la Sicilia è ricca di tesori già noti e super gettonati, quindi dovremo essere molto bravi per emergere e far interessare i viaggiatori e gli stessi isolani».
Centuripe è ripartita da una visione che ha un lungo lavoro preparatorio alle spalle. Si è pensato di dotare il paese del piano colore e messo in campo il bonus per i prospetti delle abitazioni. A questo si è aggiunto il coinvolgimento diretto della comunità anche con le giornate ecologiche. Cosa sta successo in questi mesi ?
«La gran parte delle nostre energie sono state impiegate per gestire la pandemia che ha colpito in modo pesante la comunità, nonostante ciò abbiamo portato avanti i progetti Snai, già iniziati dalla precedente amministrazione (dalle strade al punto salute ai progetti di rinnovamento dei musei), progetti che devono essere seguiti in modo puntiglioso e attento; abbiamo cominciato a pensare alla cura del paese in modo minuzioso, dal piano colore al bonus facciate, che ha stimolato il restauro di ben 57 case (in questo momento le ditte fanno fatica a trovare manovali e imbianchini per portare avanti i progetti); abbiamo stimolato e portato avanti insieme alla Curia il rifacimento della facciata del Duomo, un cantiere immenso (uno dei più imponenti degli ultimi 30 anni) che permetterà di restituire al mondo l’antico splendore della più bella chiesa tardo barocca della provincia di Enna; abbiamo rielaborato il progetto del viale di Corradino, un viale alberato (unico giardino storico del paese) impreziosito da un’imponente tomba romana del II Secolo D.C., da cui si ammira uno dei più bei panorami della Sicilia (la prima trance del finanziamento è appena stata decretata); stiamo partecipando al bando di rigenerazione urbana che prevede la riqualificazione di ben cinque aree cittadine, speriamo tanto di poter vincere questo bando; stiamo lavorando per risistemare alcune aree del cimitero comunale, lasciate in abbandono da diversi anni; stiamo rivendo tutto il sistema di raccolta di rifiuti con nuove aree, finalmente controllate da telecamere funzionanti».
«Adesso bisogna cominciare a fare un’attenta manutenzione del paese: dalle strade, ai gradini, ai corrimano, alle perdite d’acqua. che in paese sono all’ordine del giorno, questa sarà l’attività che porteremo avanti nei prossimi mesi».
I centuripini non stanno soltanto riscoprendo il valore della propria storia, ma anche del senso di comunità. Cosa c’è alla base di questa rinascita?
«I centuripini sono una bella comunità orgogliosa e fiera della loro storia e del loro paese. Bisognava stimolare questo orgoglio e uscire dal senso di rassegnazione, speriamo di continuare in questa direzione e che finalmente si cominci a crederci tutti».
La base è solida, quali i prossimi mattoni da collocare?
«Ci sono molte, tante cose da fare: stimolare l’agricoltura , aiutare i giovani; migliorare i servizi per gli anziani; bisognerà lavorare incessantemente per fare tutto quello che abbiamo programmato con il gruppo RestiAmo a Centuripe, a volte mi sembra che tutto ciò che ogni giorno facciamo sia insufficiente a rispondere ai bisogni di tutti».
Centuripe città imperiale, una realtà storica che fa da culla per le ambizioni future. Perché passato e futuro non possono che essere esperienza in costante dialogo ?
«Devono per forza esserlo, non c’è presente senza passato e la grandezza della città imperiale, dimenticata da lungo tempo, deve poter essere da stimolo per ripensare diversamente al futuro. Ma bisogna pianificare bene e avere le idee chiare. Un simbolo di questa nuova città “imperiale” non potrà non essere che il ritratto di Augusto – il più bello mai ritrovato in Sicilia – che finalmente sarà restituito a Centuripe, un’opera di una bellezza commovente che primeggerà, ne sono certo, tra i capolavori da non perdere in un viaggio in Sicilia, insieme all’Annunciata di Antonello da Messina, all’Efebo di Mozia, al satiro danzante di Mazzara del Vallo, ecco perché l’abbiamo fortemente voluto».