Dopo un intervento del ministero dei Beni culturali italiano che ne vuole accertare la provenienza, è stata sospesa l’asta dei manoscritti inediti di Giovanni Verga prevista da Christie’s a Parigi lunedì 5 dicembre. Si sospetta che le carte (300 lettere e la Cavalleria rusticana scritta per il cinema) facciano parte del materiale verghiano dato nel 1928 alla famiglia romana Perroni, da tempo al centro di una vicenda giudiziaria.
Se la tesi sulla quale indaga la magistratura fosse confermata, gli studi preparatori di Giovanni Verga ed il nutrito epistolario con la famiglia, apparterrebbero al patrimonio culturale dello Stato italiano. Quando pochi giorni fa si diffuse la notizia dell’Asta, in Sicilia tanti si erano mossi perché il Governo regionale ed il ministro Franceschini si adoperassero per partecipare all’asta di Christie’s ed acquistare i manoscritti per farli rientrare in Sicilia. Sembra però che per il Governo regionale non ci siano né i tempi, né i soldi sufficienti.
Intanto da Christie’s fanno sapere che:«Le carte erano di un nipote di Verga, poi comprate da un collezionista francese».