Catania, scontri durante la visita di Renzi, il questore Cardona: “Ecco che cosa è successo e perché siamo intervenuti”

Di Carmela Marino / 12 Settembre 2016

Il questore di Catania Marcello Cardona è intervenuto per fare una serie di puntualizzazioni sui disordini di ieri in via Umberto causati da alcuni manifestanti che intendevano protestare contro la presenza del premier Matteo Renzi alla chiusura della Festa dell’Unita.

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Ad essere fermati due giovani di 21 e 24 anni catanesi. I due sono stati rilasciati e denunciati e appartengono al Collettivo Aleph. Ma le indagini, ha spiegato il questore, non sono finite. Dalla visione dei filmati sarà infatti possibile individuare anche altri responsabili dei disordini. I manifestanti volutamente organizzati – ha detto il questore – con caschi, manganelli e k-way neri sono arrivati anche da Palermo, Lecce e Trieste. Il questore ha sottolineato inoltre che la Polizia è intervenuta subito nel momento in cui hanno fatto la loro comparsa nel corteo i caschi neri: “Era necessario evitare che potessero far degenerare ulteriormente le cose e che potessero unirsi ad altri manifestanti con le stesse intenzioni”. Durante gli scontri non ci sono stati contuso, se si esclude una persona nei pressi della quale è scoppiata una bomba carta.

I NUMERI FORNITI DALLA POLIZIA

In campo, come ha spiegato poi in una nota la Questura di Catania, sono scesi gli uomini dei “Reparti Inquadrati” di Polizia di Stato, Carabinieri, Guardia di Finanza che sono stati collaborati da pattuglie della Polizia Municipale e dell’Esercito.

Ll’apparato di sicurezza ha consentito di mettere immediatamente fine all’azione violenta di un piccolo gruppo di violenti che, mescolandosi alle persone che formavano il civilissimo e ordinatissimo corteo è sceso in campo munito di mazze, bottiglie di vetro e bastoni, indossando pure una tenuta “in nero” in stile black block, col chiaro intento di mettere in atto azioni di guerriglia: sono stati isolati e due di essi, appartenenti ai centri sociali catanesi, sono stati bloccati e denunciati dalla Digos. La Questura di Catania, oltre al coordinamento della complessa macchina della sicurezza, ha messo in campo le Squadre degli Artificieri, dei Cinofili, della Polizia Scientifica e del Reparto a Cavallo; in forma discreta e occasionale è stata la presenza dei Tiratori Scelti della Polizia di Frontiera di Catania. Dal 28 agosto all’11 settembre, sono stati controllati ben 34 esercizi commerciali, sono state arrestate 61 persone e 96 sono quelle denunciate a “piede libero”, sono stati sequestrati 4 ordigni esplosivi e miccia a lenta combustione, 1 fucile, 5 pistole, due “penne-pistola” e sono state effettuate diverse operazioni antidroga che hanno portato al sequestro di 48,628 kg. di marijuana, 38 gr. di cocaina e 31 di hashish; nel medesimo periodo, inoltre, sono state controllate 29.100 persone, elevate 507 contravvenzioni al C.d.S. a fronte di 3.743 veicoli controllati; 830 le pattuglie scese in campo per la prevenzione e la repressione dei reati, con una media giornaliera di 56 equipaggi.

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Redazione
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