Sul piano della ricerca e dello sviluppo il polo biologico che Renzi simbolicamente inaugurerà alla presenza del rettore e delle massime autorità cittadine è il più importante del Mezzogiorno. Contiene al suo interno la Facoltà di Medicina, quella di Scienze e quella di Farmacia. Molteplici i settori innovativi. In particolare le Torri ospiteranno i laboratori di «nutraceutica», quelli del progetto «Brit», finanziato dal ministero, per l’innovazione nel campo delle bio e nano tecnologie tanto utili nel settore della medicina del domani e capaci di risultati fino a ieri inimmaginabili. Inoltre dentro i tre padiglioni si farà ricerca a cavallo tra medicina e scienza. Tra le novità del polo anche la previsione di ospitare al suo interno uffici delle aziende che saranno interessate a produrre i farmaci del domani e i prodotti nutritivi innovativi.
Nel secondo appuntamento, quello con i medici, Renzi affronterà anche i nodi che affliggono la sanità catanese e della Sicilia orientale oltre che quello referendario. La sanità siciliana chiede risposte in tempi brevi su livelli di assistenza, rete ospedaliera, stabilizzazioni e nuove assunzioni di personale medico ed infermieristico, tutti temi allo stato oggetto di frizioni, ritardi e lamentele (vedi il caso dei concorsi “congelati”). «Sarà importante l’incontro con Renzi perché la sanità catanese, e siciliana vive un momento delicato – spiega il presidente dell’Ordine, Massimo Buscema – da una parte siamo in attesa degli esiti referendari per sapere se torneremo ad essere una Nazione indivisa eliminando le inique disparità di assistenza riservate ai cittadini nelle diverse regioni, ma dall’altra vogliamo saperne di più del futuro della nostra sanità regionale a partire dal riordino della rete ospedaliera, delle graduatorie in scadenza il 31 dicembre, delle stabilizzazioni dei medici precari e delle nuove assunzioni per colmare le enormi carenze delle piante organiche». «Ma è anche necessario – ha aggiunto – che i medici siano correttamente informati su quello che prevede il quesito referendario su cui saremo tenuti ad esprimerci il 4 dicembre come ad esempio l’articolo 117 riformato che riporta alla competenza esclusiva dello Stato, tra le altre cose, le disposizioni generali per la tutela della salute, per le politiche sociali e per la sicurezza alimentare». Secondo Buscema la volontà nel volere incontrare il presidente deriva soprattutto «dalla necessità che dalle urne esca una sanità rafforzata sul piano delle garanzie di equità e uniformità dei livelli essenziali di assistenza».
Il presidente del Consiglio proseguirà la sua visita siciliana poi a Ragusa e in altre città siciliane.