CATANIA – Millequattrocentocinquanta chilogrammi di marijuana, per un valore all’ingrosso di circa sei milioni di euro, stavano per arrivare dall’Albania in Sicilia a bordo di un peschereccio d’altura di 22 metri di lunghezza, che è stato individuato nel Mar Jonio da agenti della Squadra mobile di Catania, che hanno arrestato tre persone.
All’operazione ha contribuito una squadra nautica ed un Elicottero del Reparto Volo di Reggio Calabria. Gli arrestati sono i fratelli Giuseppe e Sebastiano Costanzo, rispettivamente di 51 e 52 anni, e Sandro Mirabella, di 45. Indagini sono in corso per scoprire a chi era destinato il carico. Le ipotesi sono due: o le famiglie che gestiscono lo spaccio del quartiere di San Cristoforo o quelle che controllano il traffico di droga a San Giovanni Galermo.
Gli agenti, venuti a conoscenza del fatto che un peschereccio della marineria di Ognina, l’«Arizona», venerdì scorso era partito alla volta delle coste albanesi per prendere un grosso carico di stupefacenti hanno messo sotto osservazione i porti di Capomulini, Acitrezza e Ognina. Il peschereccio è stato individuato da elicottero «Agusta 139» mentre era in navigazione nel mar Jonio. All’arrivo nel porto di Ognina gli agenti hanno bloccato i tre ancora a bordo del peschereccio e durante una perquisizione, durata ore, del natante, che nel frattempo era stato portato nel porto di Catania, hanno trovato la droga, che era stata abilmente occultata in serbatoi collocati all’interno del vano motori. Gli agenti hanno trovato 1.118 involucri in cellophane trasparente del peso di kg 1,040 chili ciascuno e 36 involucri in cellophane trasparente, ciascuno del peso di otto chili, ed hanno arrestato i tre per traffico, in concorso tra loro, di ingenti quantitativi di sostanza stupefacente. Gli arrestati sono stati rinchiusi nel carcere di Piazza Lanza.