CATANIA – Ci sono due notizie buone e un’altra confermata che riguardano il grave e spettacolare incidente stradale avvenuto nel pomeriggio di giovedì scorso al viale Raffaello Sanzio, in pieno centro cittadino. Le prime si riferiscono alle condizioni di salute dei conducenti del Suv della Volkswagen e della Mercedes berlina classe E, le due auto che si sono scontrate impattando con inaudita violenza e coinvolgendo altri quattro veicoli: sembrerebbe che nessuno dei due rischi la vita nonostante siano ancora ricoverati.

Il 44enne che guidava il Suv e che per un malore ha perso i sensi e il controllo dell’auto provocando l’incidente, si trova in cura nel reparto di Malattie infettive dell’azienda ospedaliera Cannizzaro per una sospetta otomastoidite, un’infezione che ha provocato problemi neurologici sfociati in una trombosi e che potrebbe essere la causa del malore quando era alla guida. L’altro codice rosso, un uomo di 58 anni, è ricoverato nel reparto di Rianimazione del vecchio Garibaldi in prognosi riservata; le sue condizioni sono stabili ed è tenuto in coma farmacologico. È stato sottoposto a diversi interventi chirurgici di stabilizzazione, ha un trauma cranico e un trauma toracico.

La notizia confermata è quella già data su “La Sicilia” e sul nostro sito venerdì scorso, e cioè che a provocare il maxiscontro sia stata la perdita di sensi di chi guidava il Suv e non il fatto che questi potesse essere sotto effetto di alcol o droghe, come in tanti avevano pensato in un primo momento. Vero è che la polizia municipale ha richiesto ai medici gli esami tossicologici – dei quali si attende ancora l’esito – ma a questo punto sembra che questa ulteriore “indagine” sia pressoché inutile.

Chi quel giovedì pomeriggio si è trovato sul posto dopo l’impatto, ha visto uno scenario da guerra: le due auto scontratesi frontalmente semidistrutte; uno sportello posteriore della Mercedes sul selciato; sangue a terra lasciato dal 44enne che, sbalzato fuori dal veicolo, dopo un volo è atterrato sbattendo la testa; pezzi di auto sparpagliati sulle carreggiate.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA