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Catania, Fai scopre bellezze architettoniche ma a Librino spariscono le piante
CATANIA – «Quando non abbiamo più trovato le piante dell’aiuola che per l’occasione avevamo installato in Viale Moncada, insieme a Radicepura, abbiamo constatato con amarezza che qualcuno, di certo una minoranza, non ha voluto comprendere il forte segnale d’appartenenza che il Fai di Catania ha voluto dare alla periferia in queste Giornate di Primavera. Non ci siamo persi d’animo, per ogni pianta sottratta abbiamo gonfiato un palloncino, così i ragazzi delle scuole hanno potuto riprendere il sorriso e accogliere le decine di visitatori che sono giunti fino a lì per ammirare lo spettacolare murales di Blu.
La migliore risposta a questi gesti sapranno darla nel tempo i giovani “Apprendisti Ciceroni”, i numerosi volontari che ci hanno supportato, e gli strepitosi musicisti di “Musica Insieme a Librino”. Tutti loro sono fiori che non si possono estirpare». Maria Licata, che guida la delegazione catanese del Fondo Ambiente Italiano, racconta così un episodio spiacevole successo ieri mattina (sabato 23 marzo), e lo fa lontano dalle polemiche e soltanto per sottolineare l’immediata capacità di riscatto che ne è derivata da parte di coloro che credono nella forza della cultura, a partire dagli studenti delle scuole. Loro, gli “Apprendisti Ciceroni”, non hanno solo illustrato le caratteristiche delle opere e dei luoghi, ma hanno insegnato ai visitatori e ai turisti l’amore per la propria città. «Ho studiato tanto la storia di questa chiesa, non per prendere un bel voto ma per fare bella figura con le persone che ho accompagnato nella visita» racconta con sincerità il tredicenne Francesco con il sorriso sulle labbra. C’è anche Claudia, adolescente ma con la sicurezza dialettica di una guida turistica di lunga esperienza. Poi c’è Marco visibilmente fiero di aver vinto la propria timidezza per stupire i gruppi che lo seguono lungo il percorso. E poi Luca, Alessandra, Salvatore, Giulia: anche loro e tutti gli altri “Ciceroni” che hanno partecipato sono un patrimonio speciale da scoprire. «Le scuole che in questo primo weekend di primavera hanno collaborato con il Fai, anche con le modalità dell’alternanza scuola-lavoro, sono oltre venti per un totale di 1400 studenti accompagnati dai loro docenti», ha affermato la delegata Scuola del Fai Catania Marilisa Spironello.
Un’entusiasta compagine under 18 rafforzata dal Gruppo Giovani Fai Catania, guidato da Silvia Majorana, e dai musicisti di “Musica Insieme a Librino” che si sono esibiti con due concerti, uno d’archi e l’altro coro e orchestra. L’affluenza dei visitatori negli undici siti scelti per questa edizione 2019 non si è fatta attendere, complice anche il clima clemente: «Abbiamo visto un grande interesse per l’arte moderna della nostra città – ha commentato il capo delegazione Maria Licata – era uno degli obiettivi che ci eravamo prefissati e siamo davvero soddisfatti che il tour sia stato molto apprezzato anche da fasce di visitatori solitamente abituati a generi più classici e tradizionali». «Queste Giornate Fai si sono concluse ma non di certo la potenzialità dei luoghi che abbiamo voluto mettere in luce – ha concluso la Licata –. Non sono più Beni culturali nascosti ma pronti a vivere tutto l’anno grazie agli enti, ai privati e ai cittadini che s’impegnano ogni giorno per la loro valorizzazione».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA