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Catania, bene la sosta notturna a 1 euro, ma gli abusivi si appostano per rivendere i tagliandi a 50 cent

Di Pierangela Cannone |

CATANIA – Addio alla caotica Catania. Addio al centro storico assediato dai posteggiatori abusivi e da auto e moto in doppia e tripla fila, soprattutto nel fine settimana. Largo a una città restituita alla gente. Una città accessibile e ordinata. Questi i punti cardinali che hanno spinto Comune e Sostare ad applicare la nuova tariffa unica di un euro per la sosta notturna in centro, valida dalle 21 alle 2 (anziché dalle 21 alle 3 al costo di 50 centesimi l’ora per un massimo di 3 euro). L’iniziativa, partita da appena due settimane, vuole incoraggiare soprattutto i giovani a vivere il centro storico di notte, eludendo l’abusivismo. E a primo impatto sembra ci stia riuscendo.

Peccato che alcuni abusivi, di fronte a una città che gli rema contro, abbiano già trovato come aggirare l’ostacolo: si appostano, silenziosi, dentro un’auto, e aspettano. Chi se ne va. Chiedono agli automobilisti che vanno via di avere ceduto il biglietto, e tornano ad aspettare, pazienti, la seconda parte della serata per rivendere il titolo ancora valido a chi viene dopo in cambio di un’“offerta libera” di almeno 50 centesimi. Fatta la legge, quindi, trovato l’inganno.

«Il riciclo dei biglietti era più che prevedibile – dice Mario Ricca, mentre inserisce un euro nel parcometro – e mi stupisce come il Comune e la Sostare non lo abbiano considerato. Devo riconoscere che la sosta di 5 ore ad un euro sia davvero vantaggiosa. Ma chi sta così tanto tempo in giro? I giovani sono i principali destinatari dell’offerta. E chi invece ha esigenza di stare per meno tempo? Secondo me, una tariffa a scalare sarebbe stata l’opzione migliore per tutti». «Sostare sulle strisce blu è, comunque, una sicurezza in più rispetto agli spazi gestiti dagli abusivi – sostiene Giuseppe Sciuto -. Mi sono reso conto, però, che i posteggiatori sono davvero molto arrabbiati e temo che, prima o poi, possano riversare la propria rabbia sulle auto. Tuttavia, la tariffa è molto conveniente, soprattutto per noi giovani che viviamo la notte. Svantaggiosa, invece, per quelli che devono fare soste brevi. Perché non riportare i 15 minuti di cortesia?».

Il nuovo piano della Sostare, comunque, ha innescato un braccio di ferro tra automobilisti e posteggiatori che insistono affinché si lasci la macchina sotto la loro custodia, come racconta Ivana Carpentieri. «Quando ho rallentato per cercare posto, mi ha subito raggiunto un abusivo che mi intimava di parcheggiare la macchina fuori dalle strisce blu. Ho preferito fare più giri per mettere l’auto in sicurezza, ma la presenza di questi uomini è sempre inquietante. Anche perché il posteggiatore non è sinonimo di sicurezza: molte volte si trova la macchina con le ganasce perché poi, a una certa ora, se ne va. E i vigili fanno le multe. Meglio le strisce blu, quindi, a prescindere dal costo». «Ma non è detto che si trovi la macchina integra quando ci si mette a tu per tu con l’abusivo – aggiunge Cristina Mastropasqua -. Capita che, per lavoro, rientro tardi a casa e sapere di avere pagato un posteggiatore mi fa stare più serena. Per contrastare il fenomeno si dovrebbero abolire le strisce e punire questi uomini. Solo così la città sarebbe davvero libera».

Intanto c’è la sosta notturna a tariffa unica che «a mio parere è il primo tentativo serio di lotta all’abusivismo – sostiene Cristian Mertoli, studente che si prepara a trascorrere una sera con gli amici -. In genere, chi scende in centro non sta mai poco. Adesso che la competizione con i posteggiatori è anche nei prezzi, la striscia blu conviene». «Io preferisco gli spazi privi di franchigia – aggiunge Salvo Platania -, a costo di fare due passi a piedi per raggiungere la destinazione. La tariffa unica? Speriamo che duri, perché non è facile avere a che fare con i posteggiatori».

La mappa

La sosta sulle strisce blu in centro dalle 21 alle 2 costa un euro sia festivi che nei feriali. Gli stalli sono 1.209, tra p. Manganelli, via Sangiuliano, p. Gandolfo, via Terranova, Paternò, S. Michele, Manzoni, Gambino, p. Repubblica, corso Sicilia, slargo Banco di Roma, via Rizzo, Di Prima, p. Turi Ferro, via Santa Maria di Betlem, Puccini, Ventimiglia, Sturzo, Fischetti, De Curtis, Sada, largo Paisiello, via Beato Bernardo, Cimarosa, Santa Maria la Grande, piazza San Domenico, via S. Euplio, Dusmet, p. Duca di Genova, via Museo Biscari, via V. Emanuele II, p. Lupo, piazza Majorana, via Cappuccini, via Coppola.

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