Catania, al via la fusione delle Partecipate Sostare e Amt insieme per gestire la mobilità

Di Redazione / 20 Agosto 2015

CATANIA – Partecipazioni ridotte da 23 a 7; due milioni di risparmi all’anno; ricavi per 40 milioni di euro, dalla vendita di Asec Trade e di parte di Asec spa. Prende il via a Catania il piano di razionalizzazione delle società partecipate dal Comune.
Liquidazioni e dismissioni riguarderanno dodici tra società e consorzi: Asec Trade, Ato Catania Ambiente, Azienda Municipalizzata Trasporti, Cas – Consorzio Autostrade Siciliane, Coceter – Consorzio Comunale Espropri, Consorzio per l’Area di Sviluppo industriale, Consorzio Sicilia al Passo, Golftur, InvestiaCatania, Maas – Mercati Agro Alimentari Sicilia, Sie spa – Servizi Idrici Etnei, Sis – Società degli Interporti Siciliani. A essere parzialmente ceduta sarà invece l’Asec spa.
 
Saranno mantenute, fondendole tra loro, Azienda metropolitana trasporti e Sostare. Mantenute anche Acoset – Azienda consortile servizi etnei, Fondazione Verga, Istituto Musicale Vincenzo Bellini, Multiservizi spa e Sidra spa. «Catania – ha sottolineato il sindaco Enzo Bianco – è stata tra le prime città italiane a centrare l’obiettivo perseguendo criteri di razionalizzazione ed efficienza. I ricavi che otterremo potranno migliorare radicalmente la qualità di servizi come quelli forniti da Multiservizi e Sidra, ma anche da Amt e Sostare, che diventeranno un’unica azienda che gestirà la mobilità di Catania. A loro affideremo, per esempio, il Parcheggio del Pino, al centro della città».
 
Il Piano di razionalizzazione – ha sottolineato l’assessore Giuseppe Girlando – «una volta definito e approvato dal Sindaco, con modalità, tempi d’attuazione e dettaglio dei risparmi da conseguire e relazione tecnica, è stato inviato alla Corte dei Conti e pubblicato sul sito istituzionale del Comune. Entro pochi mesi, poi, come ha spiegato anche l’Anci verranno sottoposte al Consiglio comunale le delibere di sua competenza. E con l’Assemblea cittadina lavoreremo di concerto per quello che è un grande obiettivo per la città. Terremo le società in equilibrio finanziario e vigileremo sulla loro efficienza. Nel frattempo, come dice la legge, abbiamo provveduto a un drastico contenimento dei costi».
 
Girlando ha sottolineato inoltre come la valutazione delle Partecipate sia divenuta, di fatto, «una procedura sistematica e periodica» e ha ricordato come il Piano di razionalizzazione sia stato stilato «seguendo tutte le prescrizioni di legge dopo un’analisi delle società per comprendere e valutare la loro posizione».

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