Palagonia (Catania) – Trasporto sontuoso con due cavalli e carrozza barocca, decine di ghirlande infiorate e centinaia di persone: Palagonia ha dato sabato, l’ultimo saluto al consigliere comunale Marco Leonardo, ucciso mercoledì scorso in un bar di via Vittorio Emanuele. Durante i funerali, cittadini e amici si sono uniti al dolore dei più stretti congiunti del deceduto. Il rituale sfarzoso, con animali e carro “bardati” in grande stile, avrebbe risposto a una precisa volontà e passione dell’ucciso per gli equini. Il feretro è stato poi deposto ai piedi dell’altare maggiore della chiesa di San Giuseppe per la celebrazione eucaristica, durante la quale don Renzo Venuti ha detto: «Nessuno e per nessun motivo può togliere la vita».
In una chiesa gremita, il sacerdote ha poi ricordato che «un giorno verrà il giudizio finale di Dio. Nessuno può privare il figlio alla madre, il marito alla moglie e il padre ai figli».
Sull’accaduto prosegue, intanto, l’attività di indagine dei carabinieri della Compagnia di Palagonia, con il coordinamento della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Caltagirone. Gli inquirenti, dopo aver interrogato Francesco Calcagno, che ha confessato le proprie “verità” sull’assassinio, dopo essersi costituito in caserma, avrebbero a disposizione filmati e prove.
Sarebbe certa la diatriba per motivi economici tra i due protagonisti della vicenda, che potrebbe essere scaturita, tuttavia, da questioni tra terzi. Omicida e vittima potrebbero aver agito in difesa degli interessi di altri soggetti. Ci sarebbero stati contatti preliminari e tentativi di composizione. Ma tutto sarebbe andato a “vuoto” fino alla sparatoria che non ha estinto il presunto debito di tremila euro.