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Cannabis, più fumata in Italia che in Olanda

Di redazione |

BRUXELLES – Col 19% di prevalenza di consumo nella fascia di età tra i 15 ed i 34 anni, l’Italia è il secondo Paese in Europa, dopo la Francia (22,1%) per l’uso di cannabis, nel 2015. Emerge dal rapporto dell’Agenzia europea delle droghe. Col 5,2% l’Italia è quarta per uso di oppioidi ad alto rischio, mentre è ottava, con l’1,8% per l’uso di cocaina. In particolare, a Spagna, Italia e Regno Unito sono riconducibili tre quarti (74%) di tutte le richieste di trattamento per dipendenza da cocaina in Europa.

La cannabis continua dunque a piacere agli italiani, molto più che agli olandesi, che possono ottenerla con maggiore facilità. Gli adulti del nostro Paese di età compresa tra 15 e 64 anni, secondo il Rapporto europeo sulle droghe dell’Emcdda diffuso oggi, hanno una prevalenza (significa che l’hanno provata almeno una volta nella vita) del 31,9% nella cannabis, terzi in Europa dopo i francesi (40,9%) e i danesi (35,6%), e seguiti a ruota dagli spagnoli (31,5%).  Nei Paesi Bassi, dove l’uso personale della cannabis non comporta conseguenze penali (si può acquistare e consumare nei coffee shop), il dato è più basso (25,6%) e inferiore alla media europea (26,3%). Nel Paese dei Tulipani hashish e marijuana tecnicamente non sono legali, ma viene praticata la politica della ‘gedoogbeleid’(tolleranza, causa di continue frizioni con i Paesi vicini che attuano politiche diverse), per cui il possesso dello stupefacente fino a cinque grammi non viene perseguito. In ogni caso, le classifiche sono da considerare indicative, poiché i dati dei 30 Paesi (i 28 Paesi dell’Ue più Turchia e Norvegia) sono disomogenei per anno (variano dal 2011 al 2016). 

Per quanto riguarda l’uso della cocaina gli italiani sono quarti, dopo britannici (prevalenza nel periodo di vita del 9,7%), spagnoli (9,1%) e irlandesi (7,8%), con il 7,6%. Il dato della prevalenza negli ultimi 12 mesi tra i giovani adulti per l’Italia è dell’1,8%, sotto la media europea (1,9%).  L’Italia ha un numero relativamente basso di morti provocati dalle droghe (8 per milione di abitanti, con 304 casi), inferiore alla media europea (20,3 per milione in Ue, Turchia e Norvegia). La prima è la Svezia, con 100 casi per milione di abitanti (618 in tutto).COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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