Uno spettacolo unico al mondo come segno di devozione nei confronti della compatrona, ma anche come messaggio di pace «perché le foglie d’acanto del primo disegno -spiega l’autore, il docente e ceramista Antonio Navanzino – sono il simbolo dell’unione fra i popoli del Mediterraneo e, oggi più che mai, in un mondo percorso da guerre anche in quest’area, di unione e pace c’è davvero bisogno».
La “Scala illuminata”, l’evento che, ogni anno, attira a Caltagirone migliaia di turisti, sarà riproposta anche domenica 14 e lunedì 15 agosto (alle 21,30 in entrambe le sere), in occasione della festa di Maria Santissima del Ponte, la compatrona della città venerata nell’omonimo santuario. I due schemi del 14 e 15 agosto sono stati entrambi realizzati da Navanzino, già autore del disegno del 24 luglio scorso, e saranno messi in opera dal gruppo di volontari (gli “Angeli della Scala”) coordinati da Enzo Ripullo.
Il disegno del 14 vede, nel corpo centrale, il monogramma mariano, in testa due cartigli di acanto e alla base un accenno del panorama della Caltagirone storica, attorniata da fuochi artificiali. Il disegno del 15 mantiene il monogramma mariano, ma si differenzia nel corpo superiore, dove due putti barocchi reggono il globo terrestre, e nella parte inferiore, in cui viene raffigurato il ponte con il riflesso nell’acqua della stella mariana in omaggio alla compatrona di Caltagirone.
Alle 21,30, la Scala piomberà nel buio. Poi, al fischio del “capomastro”, la gente assiepata lungo i gradini accenderà con i fuscelli i circa quattromila “coppi”, trasformando la Scala in un grande tappeto sfavillante. «La Scala illuminata – sottolinea il sindaco Gino Ioppolo –, come dimostrato dal grande afflusso avutosi il 24 e 25 luglio, è un evento di grande richiamo per i turisti, ma è anche un elemento che connota indissolubilmente l’identità dei caltagironesi. Siamo fiduciosi che pure gli appuntamenti del 14 e 15 agosto, nel costituire un omaggio alla compatrona della città, confermino questa eccezionale capacità attrattiva». L’assessore alle Politiche culturali e delle tradizioni Vito Dicara evidenzia «i due bellissimi disegni che saranno proposti nel corso delle due serate, per celebrare degnamente, ma sempre nel segno della sobrietà, una festività assai sentita».