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Calcio Catania, il ritorno di Paolucci: «La Lega Pro è una palude, dobbiamo riemergere»

Di Giovanni Finocchiaro |

CATANIA – Otto anni dopo rieccolo in maglia rossazzurra. Parla per la prima volta, Michele Paolucci, centravanti di un Catania che dovrà rimontare subito in classifica, nella Lega Pro, per il meno sette inflitto dalla Lega. E il figliol prodigo (presentato insieme con il terzino Djordjevic e il portiere Martinez) va subito al dunque. Parla della squadra e analizza il suo percorso di andata e… ritorno in Sicilia.

“Ci sarà da battagliare, da sporcarsi le mani e lo faremo. Ho lasciato il Catania in A, lo ritrovo in una palude dalla quale bisogna uscire tutti quanti e stiamo lavorando per offrire il meglio. Non conosco la Lega Pro ma giocheremo a pallone per vincere il più possibile”.

Sul suo ritorno in Sicilia, fortemente voluto, Paolucci ringrazia Lo Monaco e il ds Argurio che lo ha richiamato in rossazzurro: “Sono andato via che ero un ragazzo viziatello, ma credo che sia anche normale, avevo aspettative diverse vivevo la vita diversamente. Torno qui da uomo dopo aver vissuto esperienze differenti l’una dell’altra. Non sono la stessa persona di qualche anno fa. La mia esperienza di vita mi ha portato a maturare”. Il centravanti ha parlato del Catania che ha ritrovato: “La nostra forza deve necessariamente essere il gruppo. Non sono mai piaciuti quei giocatori che si presentano col sorrisino dopo la sconfitta o che antepongono la propria persona al gruppo. Rigoli? Un tecnico che cura i particolari, organizza le due fasi di gioco e il 4-3-3 sarà il biglietto di presentazione della nostra squadra”.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA