“Biosalus for Africa”: un aiuto concreto per la costruzione di pozzi

Di Redazione / 22 Marzo 2021

Garantire l’accesso all’acqua potabile alla metà della popolazione mondiale è tra gli obiettivi raggiunti nell’attuale millennio. Ma ciò non significa che il problema sia risolto. Specialmente in Africa. 

Il 36% della popolazione dell’Africa subsahariana, quindi circa un terzo di tutte le persone, non ha ancora accesso a una fonte d’acqua potabile, andando quotidianamente incontro al rischio di contrarre malattie spesso mortali come la malaria e l’Ebola. La popolazione africana per procurarsi acqua potabile spesso è costretta ad affrontare un cammino anche di 4-5 ore al giorno. E nella maggior parte dei casi, questo compito ricade su donne e bambine. 

Ma l’Africa è un continente così arido? In realtà negli anni ci sono stati diversi studi firmati da istituti ed enti internazionali molto autorevoli che sono arrivati alla stessa conclusione: in Africa di acqua ce n’è davvero tanta, ma si trova nel sottosuolo del continente. Il vero problema, quindi, è arrivare all’acqua perché non sempre i singoli Stati hanno a disposizione le risorse e le competenze necessarie per costruire pozzi. 

Ogni anno in occasione del World Water Day, Biosalus Italia promuove attività a favore della tutela dell’acqua con il progetto “Biosalus for Africa”, tramite il quale contribuisce a migliorare la reperibilità della risorsa idrica primaria nei villaggi del Madagascar, Mozambico e Kenya. Per l’azienda specializzata nella produzione e commercializzazione di depuratori d’acqua è infatti centrale il problema dell’accesso alla risorsa idrica nelle zone interne del continente africano, tant’è che interviene da tempo con la creazione di villaggi, servizi igienico-sanitari e pozzi per garantire a più persone possibili condizioni di vita che rispettino i diritti umani fondamentali. Ma c’è ancora molto da fare.

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Tag: acqua giornata mondiale acqua sostenibilita