ROMA – “Biagio” emoziona il pubblico alla prima al Festival internazionale del film di Roma. La storia vera dell’angelo dei poveri di Palermo, Biagio Conte, raccontata da Pasquale Scimeca con Marcello Mazzarella nel ruolo del protagonista, girata fra la neve, le greggi e i boschi delle Madonie e i quartieri popolari del capoluogo siciliano, fra i barboni e gli immigrati, è attraversata da momenti di intenso lirismo. Biagio Conte è nella vita reale un Francesco d’oggi che come il poverello di Assisi ha lasciato tanti anni fa una casa agiata rifiutando il consumismo e il benessere per cercare Dio.
Una scelta anticonformista ispirata da una profonda spiritualità il cui risultato sono tre centri accoglienza creati a Palermo nei quali hanno rifugio circa 1500 persone. Mazzarella rende con grande intensità il travaglio intimo e la sofferenza fisica dell’uomo piegato dal freddo e dalla fame.
«Biagio è un paradigma del nostro tempo, fugge da questa società vuota, si rifugia tra i boschi e torna da uomo libero, umile frate francescano, dimostrando che si può essere sereni dedicando la vita agli altri. Biagio sono anche io – dice il regista siciliano – in quanto ho capito l’importanza di fare scelte radicali».
Alla presentazione del film prodotto da Arbash con Linda Di Dio, ha partecipato il direttore dell’assessorato regionale al Turismo Alessandro Rais che con la Sicilia FilmCommission ha creduto e collaborato al progetto. «Oltre a raccontare un uomo umile, è anche un film povero, è costato 600 mila euro, una parte coperta grazie al tax credit dalla banca di credito cooperativo nisseno e dal Mibac come film d’interesse culturale», aggiunge Scimeca. La distribuzione è di Acec che lo porta in 500 sale cattoliche mentre Fandango lo distribuirà all’estero.
Nel cast, fra gli altri, Vincenzo Albanese che qui fa il pastore, attore scoperto da Scimeca che ritorna in tutti i suoi film.