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Bando “Bio”, transazione sblocca 320 mln di euro
CATANIA – Si è concluso il contenzioso legale che ha contrapposto 50 produttori «Bio» e l’assessorato regionale dell’Agricoltura che aveva portato al blocco delle erogazioni fondi per complessivi 320 milioni di euro per 8.000 produttori isolani. Il bando, annullato dal Tar nel 2015, è stato infatti “salvato” grazie a un accordo transattivo tra i 50 ricorrenti e la Regione Siciliana.
«Siamo felici di costatare che dopo due anni di battaglie in sede giudiziaria sia arrivata, con l’aiuto del buon senso, la soluzione definitiva della questione», afferma Carmelo Galati Rando, presidente dell’Associazione unione allevatori Sicilia, che per prima aveva denunciato e poi portato avanti l’iniziativa giudiziaria. «Ai 50 ricorrenti – aggiunge – va riconosciuto il merito di aver rinunciato a parte dei propri proventi per sbloccare le erogazioni per gli altri 8.000 pur non rinunciando a far valere i propri diritti primari di produttori del biologico. Diritti che continueremo a difendere forti delle regole comunitarie». «Il merito, oltre che della Regione, è soprattutto dell’Avvocatura Distrettuale dello Stato di Palermo – sottolineano i legali Salvatore Cittadino e Massimo Cavaleri del foro di Catania – che ha saputo portare avanti una difficilissima ed estenuante trattativa».
«L’ultimo passaggio – concludono gli avvocati catanesi – è che il Cga prenda formalmente atto dell’accordo, ma la vicenda può dirsi definitivamente conclusa e darà respiro a tutta l’agricoltura e la zootecnia siciliana».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA