Sono stati citati in giudizio per risarcire 36,5 milioni di euro gli ex amministratori dirigenti e sindaci della Banca di credito cooperativo San Francesco che ha sede a Canicattì e che si sono avvicendati nel periodo compreso tra il 2001 e il 2011. La richiesta è stata depositata dai commissari che hanno retto le sosrti dell’Istituto di credito a seguito della conclusione dell’attività ispettiva della Banca d’Italia. Il management – secondo le accuse – con le sue decisioni avrebbe arrecato danni e minato la tenuta reddituale, economico-finanziario e patrimoniale dell’ istituto di credito. Il risarcimento danni dovrebbe essere ripartito tra i professionisti che in tempi diversi hanno ricoperto cariche all’interno degli organismi gestionali e di controllo dell’istituto di credito. La vicenda al 2011 quando la Banca d’Italia a seguito di alcuni esposti anonimi aveva avviato un’attività ispettiva che ha portato al commissariamento dell’Istituto per una serie di presunte irregolarità nella gestione.