ROMA – L’amore per una terra, i suoi abitanti e lo spirito di pace e accoglienza che da sempre li contraddistingue. E la voglia di condividere emozioni insieme a quella gente, simbolo di soccorso e ospitalità. È con questo spirito che la Fondazione O’Scià Onlus e il Comune di Lampedusa e Linosa, insieme a Claudio Baglioni, eccezionalmente accompagnato dalla Banda della Polizia di Stato, con il coro Giuseppe Verdi di Roma e Paola Saluzzi, daranno vita al concerto ‘Noi quì, sul grande molo della stazione marittima Cavallo Bianco dell’isola di Lampedusa, il 3 ottobre, in occasione della quarta Giornata della Memoria e dell’Accoglienza.
Baglioni – che torna così a Lampedusa a cinque anni dall’ultima edizione di O’Scià, la manifestazione musicale dedicata ai temi dell’immigrazione – proporrà brani del suo repertorio e pezzi scelti tra le musiche di autori internazionali, eseguiti con il complesso dei 103 musicisti della Banda musicale della Polizia di Stato diretta dal maestro Maurizio Billi, i 40 elementi del coro Giuseppe Verdi di Roma, condotto da Elena Masini con la direzione artistica di Marco Tartaglia, e la partecipazione straordinaria di Paola Saluzzi.
La Giornata della Memoria e dell’Accoglienza è nata per commemorare le tragedie delle migrazioni di ogni tempo e ricordare il naufragio del 3 ottobre 2013, quando al largo di Lampedusa morirono 368 persone. Quest’anno le commemorazioni si concluderanno con il concerto “Noi qui”, dedicato proprio al ricordo e al cordoglio, all’impegno per la ricerca delle soluzioni più adeguate al problema delle grandi migrazioni. Si rinnova così lo speciale rapporto tra Baglioni e le isole Pelagie, consolidatosi nel 2003, quando il cantautore ha creato il festival di musica e arti popolari O’Scià (Odori, Suoni, Colori d’Isole d’Altomare, ma anche una parola in dialetto locale lampedusano che significa letteralmente «fiato mio”), per sensibilizzare classe dirigente e opinione pubblica sul tema dell’immigrazione. La manifestazione, nata come un concerto improvvisato del cantautore sulla spiaggia della Guitgia e divenuta poi un appuntamento fisso fino al 2012, ha visto il susseguirsi, nei suoi 10 anni di vita, di oltre 300 artisti che, a titolo gratuito, hanno portato la loro testimonianza e la loro sensibilità al servizio della legalità e dell’integrazione. “Noi qui” ha il sostegno della Siae dei ministeri dell’Interno e dei Beni e attività culturali, di F&P Group e TicketOne.