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ATI Catania: ruolo strategico nella gestione delle acque pubbliche
Il presidente Rando: «Un unicum a livello nazionale per la presenza del particolare regime idrico dell'Etna»
Un pole di coordinamento per le acque della città Metropolitana: Ati (Assemblee territoriali idriche) istituita nel 2015, da subito si è occupata del processo di riforma del servizio idrico integrato etneo per meglio verticalizzare il processo acquedotto-fognatura-depurazione ed estenderlo in tutto il territorio.
«La situazione gestionale nell’Ato catanese – spiega il presidente Ati Catania, Santi Rando, nonché sindaco di Tremestieri – rappresenta un unicum a livello nazionale per la presenza dell’Etna e del suo particolare regime idrico; l’abbondanza di risorsa idrica presente nelle falde ha favorito il proliferare di una pluralità di gestori (circa 70), che si occupano in prevalenza di adduzione e distribuzione di acqua potabile».
Di fronte a un sistema delle acqua così complesso, non mancano le difficoltà. L’attuale situazione gestionale, infatti, è frammentata e si scontra con il dettato normativo che impone la gestione unica d’Ambito. «Dal lato della fognatura e della depurazione – afferma il presidente Rando – lo stato delle reti e degli impianti rileva una scarsa infrastrutturazione con gran parte del territorio interessato dalle procedure di infrazione comunitaria. Al fine di attivare quanto prima la gestione integrata del servizi idrico con un gestore, l’Ati già a luglio 2018 ha avviato un processo di aggregazione delle gestioni esistenti sul territorio, facendo fronte alle resistenze degli attuali operatori e alla complessità dei procedimenti connessi a una riorganizzazione di tale portata».
Grazie al continuo dialogo con i vertici delle aziende pubbliche e private e all’impegno incessante dei membri del Consiglio direttivo e di tutti i sindaci della provincia, a dicembre 2020 l’assemblea ha deliberato il modello gestionale “in house”, importantissimo passo avanti verso l’affidamento del servizio al gestore unico, condizione imprescindibile per l’erogazione dei finanziamenti dello Stato e dell’Ue nella programmazione 2020-2027.
L’Ati sta, inoltre, coordinando le riunioni del tavolo tecnico coi gestori e il commissario unico per affrontare la realizzazione degli allacci fognari che dovranno essere effettuati dai gestori, programmando la loro esecuzione in modo efficiente.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA