TAORMINA – Arte che crea paesaggio, arte che crea bellezza. Nel mirino della visione rivoluzionaria di Antonio Presti di cancellare il degrado attraverso la bellezza sono finiti gli spazi verdi dell’oasi naturale “villaggio Le Rocce” di Taormina. L’artista-mecenate e fondatore di Fiumara d’Arte, si fa avanti per rilevarne la gestione come contenitore della sua collezione privata ed essere così aperto al pubblico. “Le Rocce”, famosa spina di verde che si affaccia sul mare, negli anni cinquanta sarebbe dovuta diventare un marchio turistico di qualità per Taormina. «Sono passati oltre cinquant’anni – osserva Presti – e questo splendido paradiso tra cielo e terra non è altro che un sito degradato e abbandonato».
Dopo anni di ferite e di abbandono il primo pensiero che si deve restituire a questo luogo è quello dell’anima e non aggiungerei nient’altro. Arte, bellezza e cultura è l’unica risposta al degrado e motore di innovazione sociale per questo straordinario sito”.
La proposta di Presti di prendere in gestione “Le Rocce” è alternativa al project financing indetto dalla Provincia di Messina. “È un’idea per tradurre in realtà il desiderio collettivo di un sito da recuperare – spiega il fondatore di Fiumara d’arte – non per farne un albergo, ma per esaltarne la sua storica vocazione naturalistica. Questo magnifico posto va restituito alla bellezza, va riqualificato e riconsegnato alla gente. Le Rocce è un luogo da aprire al pubblico. Ho avuto modo di vederlo e me ne sono innamorato, deve tornare ad essere condiviso da tutti. Sono pronto – annuncia Presti – a donare la mia collezione di Fiumara d’Arte e le stanze del museo-albergo Atelier sul Mare, realizzare altre opere e dar vita ad un museo sul mare, un giardino con l’arte e le opere, ma anche le piante e le essenze botaniche”.