MESSINA – «Con l’approvazione del nuovo codice Antimafia in discussione al Senato, il “protocollo Antoci”, in toto recepito nella norma, diventerà legge dello Stato e dunque, un vero duro colpo per le infiltrazioni mafiose anche nelle altre regioni d’Italia». Lo dice Giuseppe Antoci, presidente del Parco dei Nebrodi, vittima un anno fa di un attentato mafioso e da allora sotto scorta.
«Il protocollo – aggiunge – ha bloccato un business da milioni di euro, utilizzati dai clan mafiosi di tutta la Sicilia per conclamare il loro potere, nonché il completo controllo dei terreni e, attraverso la pressione e le minacce, anche dei poveri agricoltori ed allevatori onesti. Ma ormai il dado è tratto la Sicilia con il protocollo di legalità ha dato esempio di vera lotta alla mafia, quella che segue, come diceva Falcone, i soldi e gli interessi».