Angelo Tosto e Gionni Allegra, attenti a quei due

Di Giovanna Caggegi / 09 Giugno 2017

Ogni viaggio ha un suo approdo, ogni itinerario una meta da cui ripartire alla volta di nuovi orizzonti. Dopo un biennio esaltante alla ricerca di luoghi alternativi agli spazi teatrali canonici – una vera e propria girandola nel segno della bellezza per far scoprire al pubblico dimore prestigiose e ville private di interesse culturale solitamente poco accessibili -, l’Associazione Liber…Arti di Rossana Bonafede e Lorena Salerno chiude il percorso itinerante di questa stagione tornando a teatro. La scelta cade sullo storico palcoscenico del Teatro Piscator di Catania, luogo culto e realtà di punta della sperimentazione artistica siciliana, dove domani alle ore 20.30 due beniamini del pubblico catanese, l’attore Angelo Tosto e il musicista Gionni Allegra dei Lautari, in tandem per l’occasione, si esibiranno nello spettacolo dal titolo Avevate mai visto due Geni Tali?, scatenatissimo divertissement a metà strada tra cabaret, concerto, pantomima, improvvisazione, e…chi più ne ha più ne metta. Perché la ‘strana coppia’ assicura scintille di comicità surreale e fuochi d’artificio di gioco scenico rocambolesco, in un clima scanzonato dove tutto può accadere. Al punto che il programma di sala raccomanda agli spettatori di “indossare l’infradito scura” per essere impeccabili ma non troppo.
«Io e Gionni minacciavamo da anni di fare questo spettacolo – racconta Tosto -. Festeggiamo un’amicizia trentennale lungo la quale più volte spontaneamente abbiamo messo giù pensieri, gag, pezzi comici, frutto del “libero cazzeggio” tra amici. Ora li presentiamo al pubblico in una confezione molto particolare che offre una retrospettiva di alcune cose “storiche” dei nostri percorsi artistici, ma anche qualche novità come due testi inediti di Gionni Allegra».
Nella finzione, la scena si apre sull’attesa impaziente del Maestro Angelo che, dopo una lunga e luminosa carriera teatrale, decide di passare alla musica e di dirigere un’orchestra che, udite udite, si compone di “soli” centodieci elementi, novanta coristi, tre soprani, un mezzosoprano e due tenori. La fantomatica orchestra dà però ‘buca’ al direttore e a presentarsi sarà solo il Maestro Gionni, musicista irriverente e scombinato che manda su tutte le furie l’aspirante concertatore, disperato ma determinato ad andare in scena perché the show must go on.
«Giochiamo a prendere in giro gli artisti – aggiunge Tosto- . C’è il borioso attore con la fissa della musica, e il musicista poliedrico che imbraccia la sua chitarra con ineffabile ironia. Tra le altre cose, farò la pantomima di Dio che crea l’uomo e la donna, un classico del mio repertorio».
Pressati dalla necessità di sbarcare il lunario, i due protagonisti decidono di fare il concerto, tirando fuori dal cilindro del loro virtuosismo esilaranti sketch, improbabili duetti canori, comicità in coppia e assoli folgoranti, tutto rigorosamente tra il serio e il faceto. Musicista poliedrico e fantasista di razza il Maestro Gionni, alias Gionni Allegra, metterà a dura prova il regista-direttore-deus ex machina.
«A teatro con Angelo abbiamo fatto tanti spettacoli – precisa Allegra – ma lì ero con i Lautari. Questo è un debutto assoluto in coppia e ci scambieremo nei ruoli della “spalla” e del “comico”, con molti momenti musicali. Proporrò anche un mio inedito, Gli accannati, dove si racconta di due giovani che a San Giovanni Li Cuti negli anni Settanta sotto l’effetto dello spinello riescono a prevedere tale e quale il nostro tempo, con i suoi numerosi vizi e le pochissime virtù».

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Pubblicato da:
Redazione
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