i dati in sicilia
Altri 125 nuovi casi ma sono triplicati in un mese positivi e persone ricoverate
Altri 125 nuovi casi di Covid 19 in Sicilia e un morto in più nelle ultime 24 ore.
E’ questo il bollettino di ieri diffuso dal ministero della Salute con i dati raccolti dalle Asp siciliane per monitorare lo stato della pandemia nella nostra isola.
Risulta in crescita, il numero delle persone ricoverate: fino a ieri sono 237 (7 in più rispetto all’ultima rilevazione) mentre i pazienti in terapia intensiva restano 16. In ospedale ci sono, almeno fino a ieri, 253 persone. Si tratta di un dato che è comunque di quattro volte maggiore rispetto ad un mese fa: il 24 agosto erano infatti “solo” 63. Il numero dei morti sale a 304 (in un mese i decessi sono dunque 18, uno ogni due giorni). In Sicilia i casi di coronavirus, dall’inizio dell’epidemia, sono così complessivamente 6359. Al momento ci sono 2208 persone in isolamento domiciliare (un mese fa erano 884) e 3594 pazienti sono guariti (75 nelle ultime 24 ore). Il totale delle persone attualmente positive è ora di 2461 persone (un mese fa esatto erano 947). Nell’ultima rilevazione il bollettino ha indicato che sono stati effettuati ben 5159.
Dei nuovi casi di ieri 56 si sono registrati a Palermo, 31 a Catania, 3 a Siracusa 6 a Messina, 2 a Enna, 17 a Trapani, 5 ad Agrigento, 5 a Caltanissetta, zero a Ragusa. Solo due migranti tra i nuovi casi positivi, testati all’hotspot di Lampedusa.
Intanto è stato siglato dalla presidente dell’Ordine degli psicologi in Sicilia, Gaetana D’Agostino, e dal direttore generale dell’Ufficio scolastico regionale, Stefano Suraniti, un protocollo d’intesa che prevede una collaborazione fra le due istituzioni per la durata di 3 anni e la costituzione di un comitato tecnico-scientifico in vista della riapertura delle scuole. Diverse le finalità dell’accordo: promuovere azioni di sensibilizzazione per lo sviluppo di servizi professionali psicologici di qualità nelle scuole, rafforzare e ampliare gli spazi di condivisione e l’alleanza psico-educativa tra scuola e famiglia, favorire la creazione di «sportelli d’ascolto» per accogliere e contenere ansie e difficoltà collegate al mondo della scuola, promuovere sistemi di monitoraggio, analisi e verifica delle qualità e dell’efficacia degli interventi psicologici richiesti.