Alt polemiche, migliorare i collegamenti
Alt polemiche, migliorare i collegamenti
Gentile direttore, parafrasando Vitaliano Brancati: per il rispetto che il mio dovere di ministro deve alla verità dirò che tutte queste polemiche sui treni a lunga percorrenza da e per la Sicilia non hanno, a mio parere, ragion d’essere. Vorrei, nello spazio che mi concede, spiegare a lei e ai suoi lettori il perché. A Roma si diceva un tempo che bisognava allargare il Tevere, la mia intenzione nei confronti della Sicilia è di restringere lo Stretto, per questo sono stato e sono un sostenitore del ponte che risolverebbe tutti i problemi di continuità territoriale, di collegamenti ferroviari, di alta velocità, con tutte le conseguenze di sviluppo di un territorio che queste infrastrutture trascinano con sé non solo in termini di diritto alla mobilità. Ma restiamo al presente e al futuro prossimo. Il mio intendimento è quello di migliorare la situazione dei collegamenti ferroviari con la Sicilia e in Sicilia. Per questo ho fortemente voluto che nel decreto Sblocca Italia venisse inserito il finanziamento del raddoppio della linea ferroviaria Messina-Catania-Palermo e la nomina di un commissario con il compito di accelerarne l’attuazione. È un’opera che consentirà di dimezzare i tempi di percorrenza tra i due estremi dell’isola e che considero strategica per il Paese intero. Veniamo ora alla questione dell’attraversamento dello Stretto. Alla fine dello scorso anno si paventava l’interruzione del servizio di collegamento veloce per mancanza di fondi. Non c’è stata nessuna interruzione, i collegamenti Reggio Calabria-Messina e Villa San Giovanni-Messina continuano, anzi sono stati potenziati con nuove corse di Blueferries anche nei giorni di sabato, domenica e nei giorni festivi. Questo servizio verrà garantito per i prossimi tre anni dallo stanziamento di 30 milioni di euro inserito nella Legge di Stabilità per il bando che lo mette a gara e pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione europea il 31 gennaio scorso. Quanto ai treni a lunga percorrenza voglio essere molto chiaro. Non è stata presa nessuna decisione, siamo di fronte a progetti in elaborazione sui quali deciderà un tavolo che vede coinvolte tutte le Istituzioni e gli enti locali, le stesse che, in una riunione dell’11 novembre 2014, hanno dato il loro assenso allo studio di un progetto di miglioramento dei collegamenti ferroviari da e per la Sicilia che contemplasse anche l’ipotesi dell’integrazione treno/navi veloci. Le elenco: quel giorno nella sala riunioni del ministero, oltre al sottoscritto, c’erano i vertici di Rfi e Blueferries, l’onorevole Enzo Garofalo, mio esperto di infrastrutture per il Sud, l’assessore dei Trasporti della Regione Calabria Luigi Fedele, l’assessore dei Trasporti della Regione Siciliana Giovanni Pizzo, il sindaco di Messina Renato Accorinti e il suo assessore alla mobilità Gaetano Cacciola. Erano fisicamente assenti, ma comunque coinvolti nella decisione, il sindaco di Reggio Calabria e il sindaco di Villa San Giovanni. Sgombriamo dunque il campo da fantasmi agitati solo per generare allarmi nei cittadini. Non vengono assolutamente meno i fondi previsti dal contratto di programma tra Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti e Trenitalia. Nel servizio di treni notturni a lunga percorrenza nulla cambia, le carrozze continueranno a essere caricate sul traghetto. Quanto ai treni diurni, innanzitutto va detto che non verrà soppressa nessuna corsa, non ci sarà dunque alcuna diminuzione del servizio. Il progetto allo studio ha come obiettivo quello di accorciare i tempi di percorrenza riducendo drasticamente quelli di attraversamento dello Stretto di circa un’ora e venti minuti. A tal fine dovranno anche essere studiati interventi infrastrutturali (treni che arrivano in banchina, tapis roulant e scale mobili) che agevolino al massimo il passaggio da un mezzo all’altro, e un servizio di trasporto bagagli per le persone che ne abbiano necessità. Altra condizione che il progetto dovrà soddisfare è quella dei livelli occupazionali: in questa rimodulazione del servizio nessuno dovrà perdere il posto di lavoro. Se poi il progetto che mi verrà presentato, che nelle mie intenzioni deve essere migliorativo dell’esistente, tale non sarà giudicato dai diretti interessati, punto. Abbiamo garantito il servizio veloce sullo Stretto, i tanti siciliani che già adesso prendono la Freccia Argento sino a Villa San Giovanni, poi la nave veloce e quindi i treni regionali o il pullman a Messina continueranno a farlo, i pochi che preferiscono anche di giorno continuare a stare seduti in carrozza durante l’attraversamento pure. *Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti