Nella giornata dello sciopero mondiale per il clima, al centro visite dell’Oasi del Simeto, a Catania, si sono intrecciate diverse iniziative tutte con un unico denominatore comune, sensibilizzare le persone sui temi della tutela dell’ambiente, dell’importanza della salvaguardia della biodiversità, e soprattutto sulle azioni da mettere in atto per lasciare un pianeta possibile alle future generazioni.
In coincidenza, fra l’altro, della Settimana per la mobilità sostenibile, al centro direzionale di Torre Allegra sono arrivati in bici con le bandiere del Wwf e della Fiab per ascoltare il naturalista Luigi Lino, profondo conoscitore dell’ecosistema dell’Oasi.
È stata anche l’occasione per “raccontare” ad alcuni ragazzi detenuti nell’Istituto per minorenni di Bicocca la bellezza dell’Oasi del Simeto, illustrata dal direttore della Riserva, Gaetano Torrisi, con il supporto di un video emozionale. Un’iniziativa all’interno del progetto “River” (capoprogetto Claudio Lino) studiato dalla Croce rossa Italiana per consentire la fruizione delle aree naturali a tutti, dalle persone con mobilità ridotta ai ragazzi con problemi sociali.
La star della giornata è stata “Nuccio”, un esemplare maschio di poiana, trovato dieci mesi fa quando era troppo piccolo per volare e “cresciuto” fino all’indipendenza da Grazia Muscianisi, ex responsabile del Centro recupero fauna selvatica di Valcorrente. Nuccio è stato chiamato così in ricordo della prof. Nuccia Di Franco Lino, scomparsa quattro mesi fa, che ha impiegato tutta la sua vita in difesa della natura.
Nel visitare l’Oasi anche una nota dolente, i circa 60 ettari di riserva finiti in fumo a causa di un incendio doloso due giorni fa. Solo l’intervento del Corpo forestale (guidato dal comandante del Distaccamento di Catania, l’ispettore Andrea Munzone) e del Servizio di vigilanza delle riserve (oltre che della pioggia), ha reso possibile spegnere le fiamme che rischiavano di arrivare alla struttura del Centro ed anche ai Villaggi abitati della zona.