Nuovo prestigioso riconoscimento per l’agrigentina Maricetta Lombardo che ha vinto il David di Donatello, l’oscar del cinema italiano, nella categoria “Miglior suono” per il lavoro da lei svolto nel film “Dogman” del regista Matteo Garrone. Il film, che ha fatto incetta di statuette, è tratto da una storia vera che racconta la storia del “canaro della Magliana”. L’esperta del suono agrigentina, che ha condiviso il premio con con i collaboratori Alessandro Molaioli, Davide Favargiotti, Mauro Eusepui, Mirko Perri e Michele Mazzucco, ha voluto dedicare il premiro alla mamma, scomparsa recentemente.
Un riconoscimento che si aggiunge ai prestigiosi premi già vinti dal noto Tecnico del suono siciliano che vanta già importanti risultati nel campo del suono in presa diretta. L’agrigentina, infatti, aveva già trionfato ai Nastri D’Argento 2018, la manifestazione organizzata dal Sindacato nazionale giornalisti cinematografici italiani (SNGCI) sempre per Dogman. Nel 2009, aveva vinto il David di Donatello per il suono in presa diretta di “Gomorra” il film di Matteo Garrone e, nello stesso anno, sempre con “Gomorra” vinse il suo primo “Nastro D’argento”. Premio che “bissa” nel 2016 con “Il Racconto dei racconti” di Garrone.
Una carriera brillante partita da Agrigento negli anni Novanta con un corso di formazione con Andrea Camilleri, organizzato dall’ex Provincia e proseguita al Centro di sperimentazione cinematografica di Roma. Maricetta si perfeziona, così, nella presa diretta che, ricordiamo, è una tecnica di acquisizione del suono in contemporanea all’acquisizione del video che si effettua durante le riprese televisive e cinematografiche.
La Lombardo inizia la sua collaborazione con importanti registi italiani: arrivano le nomination ai Nastri D’argento nel 2011 con “Noi Credevamo” di Mario Martone e “Malvoglia” di Pasquale Scimenca e ai David di Donatello per “Il racconto dei racconti” e “Reality” di Garrone nel 2013.