«Innovazione significa, prima di tutto, mettere insieme best practices e nuove idee». E’ sul ritratto di ciò che sta avvenendo in Sicilia che si ferma l’attenzione di Alessandro Cacciato. Trentasei anni, video blogger e “artigiano digitale” della Farm Cultural Park di Favara, Cacciato si affaccia ora al nuovo impegno da digital champion del comune agrigentino con l’animo di chi vuole «raccontare e far emergere le tante realtà produttive e d’innovazione maturate nei laboratori della Farm e delle altre officine siciliane 2.0, per metterle in contatto con le mille risorse inesplorate delle amministrazioni». E la parola d’ordine non può che essere “condivisione” per unire le esperienze degli amministratori con quelle generate dalla comunità di makers e innovatori, dando un senso diverso a informazioni, dati e luoghi da trasformare in «palestre delle menti».
Nel concreto, il campione digitale favarese parte dal recupero di strutture spesso inutilizzate come le biblioteche, potenzialmente ideali all’allestimento di spazi da destinare alla creatività o alla nascita di start up. «Bisogna procedere– sottolinea Cacciato – ad una mappatura di tutti i beni e le risorse del Comune di Favara. Il primo servizio a cui hanno diritto i cittadini è la trasparenza». Ma l’obiettivo finale diventa «istituzionalizzare la ricchezza che viene da iniziative nate spontaneamente come la Farm, con 25mila visitatori quest’anno, per ottenere ricadute benefiche sul territorio».