Agente penitenziario suicida nel Catanese

Di Redazione / 06 Gennaio 2015

CATANIA – Un poliziotto penitenziario di 46 anni in servizio al nucleo traduzioni della casa vircondariale di Catania Bicocca, si è tolto la vita, nel primo pomeriggio, a bordo della sua macchina nelle campagne di Caltagirone, vicino al penitenziario della cittadina sicula. Ne danno notizia il Sindacato autonomo polizia penitenziaria e l’Osapp. “Sembra davvero non avere fine il mal di vivere che caratterizza gli appartenenti al Corpo di Polizia Penitenziaria, uno dei cinque Corpi di Polizia dello Stato italiano” dice Donato Capece, segretario generale del Sappe che ricorda come “nel 2014 furono 10 i casi di suicidio nelle file della Polizia Penitenziaria”.

Ancora oscure le cause che hanno portato l’uomo, sposato e padre di due figlie di 13 e 17 anni, al tragico gesto, ma Capece sottolinea come sia importante «evitare strumentalizzazioni ma fondamentale e necessario è comprendere e accertare quanto hanno eventualmente inciso l’attività lavorativa e le difficili condizioni lavorative nel tragico gesto estremo posto in essere dal poliziotto».

 

«È arrivato il momento che il nuovo Capo del Dipartimento cominci seriamente ad affrontare i problemi del Corpo e dei suoi uomini, perché adesso più che mai è diventato sempre più complicato, anche sotto l’aspetto psichico, fare il Poliziotto Penitenziario nelle carceri italiane», dice il segretario generale aggiunto dell’Osapp Domenico Nicotra.

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