«Non so se il governo possa fare qualcosa, ma per aggregare occorre un playmaker forte. Il tema – spiega il presidente dell’Enac – è se possiamo tenere tutti gli aeroporti quando il 65% dei transiti dei passeggeri è ripartito tra Milano, Venezia e Roma, mentre il restante 35% tra tutti gli altri. La proposta è quella di avviare grandi processi di aggregazioni e specializzazione che possono realizzare solo forti investitori istituzionali o privati: meglio se industriali. Dovremo essere inflessibili, applicando regole rigide; non possiamo tenere i piccoli che hanno perdite ripetute, perché in questi casi chiederemo al ministero delle Infrastrutture di revocare la concessione di gestione». Lo ha detto Il presidente dell’Enac Vito Riggio che a Palermo ha partecipato al convegno sulle “Infrastrutture aeroportuali e processi di sviluppo economico”, promosso da Enac, Enav, Assaeropporti, Assaero e Anci.
E il direttore dell’Enav, Massimo Bellizzi, non la pensa diversamente: «Abbiamo l’obbligo di sopprimere gli sprechi, soprattutto su quegli aeroporti che non sono in grado di autosostenersi ».
Vito Riggio, soffermandosi poi sull’aeroporto di Palermo, sottolinea che «ci sono due aziende private disponibili ad investire. Per gli aeroporti serve una gestione industriale, ormai le uniche roccaforti della privatizzazione sono Bologna, che si sta quotando in borsa, e Catania che, secondo Lo Bello di Confindustria, non ha bisogno di privatizzare, beato lui. Mi pare strano che la Camera di commercio di Catania, dopo i tagli di Renzi, abbia questi soldi a disposizione… Ciò che conta comunque non è la gestione pubblica e privata, ma la qualità dei servizi», conclude.
Al presidente dell’Enac fa eco il sindaco di Catania, Enzo Bianco. «Sono favorevole alle privatizzazioni ma senza affanno – commenta il primo cittadino etneo – Non è vero che tutti gli aeroporti gestiti dal pubblico sono inefficienti: la Sac (la società che gestisce lo scalo aeroportuale di Fontana Rossa ndr) ha ottenuto un incremento pari a 7 milioni di passeggeri, ad esempio. Detto questo occorre comunque puntare avanti le privatizzazioni anche per quanto riguarda Catania».
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