E’ morto all’età di 85 anni lo scrittore e giornalista Aldo Motta, considerato un “custode” della memoria catanese.
Aldo Motta è nato nel 1934 a a Licodia Eubea ma ha vissuto e lavorato sin da piccolo a Catania. Entrato appena diciottenne al vecchio “Corriere di Sicilia”, vi lavorò per quasi vent’anni, prima come redattore sportivo e poi come caposervizio del settore politico. Dopo l’esperienza giornalistica, è seguita una lunga parentesi in cui si è dedicato ad attività commerciali, di intrattenimento (una discoteca-night e un piano-bar), turistiche e artistiche (tre gallerie d’arte), fondando anchje il centro culturale “Incontri” (1987) e l’omonimo bimestrale di costume e di cultura.
Ma soprattutto Aldo Motta è stato un prolifico autore di libri, ha scritto oltre due dozzine di opere, quasi tutte puntate su “Catania com’era. Con lo pseudonimo di “Anonimo Catanese” ha dato alle stampe: L’estate ha l’anima nuda, Un’estate e poi niente, Cinquanta poesie inedite, Un racconto intimo, Diario intimo, Un paesino chiamato Acquarosa.
Con il proprio nome, invece, ha dato pubblicato: A Catania con amore (1991), Palcoscenico e dintorni (1992), C’era anche il Corriere di Sicilia (1996), Quelle persiane chiuse (1998), Breviario della storia di Catania (1998), Racconti di paese (1999), Le riviste letterarie italiane che hanno fatto costume ed opinione (1999), Catania antica in pillole (2002), Le incredibili vicende di Grazia Longo rapita per amore ad Aci Sant’Antonio (2003), Catania a pezzi (con Tino Vittorio) (2003), Gli antichi mestieri (2004), Catania una volta (2005), Diario di una gentildonna inglese che soggiornò a lungo in Catania (2005), Quelle care signorine di via delle Finanze (2006) e La Playa e i suoi primi lidi (2006), Catania fra Ottocento e Novecento (2007), Racconti e raccontini (2008), Costumi sessuali nel mondo (2009) e Abat-jour, pensieri a luce bassa (2014).
Personaggio eclettico e autore di testi teatrali, Aldo Motta – grande amico del compaesano Enzo Trantino che con lui ha inaugurato diverse iniziative – è stato anche per sei anni redattore capo di “Arte e Folklore di Sicilia” e ha collaborato con varie riviste letterarie. Nel maggio 2012 ha fondato la rivista bimestrale di cultura siciliana “Il piccolo letterario di Catania” e nel 2016 “Il piccolo almanacco di Catania”.
Licodia Eubea, il suo paese, gli ha dedicato una biblioteca comunale che porta il suo nome con annessa sala-lettura. I funerali dello scrittore e giornalista oggi a Catania.