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A Savoca prima tappa summit mondiale della poesia

Di redazione |

SAVOCA (MESSINA) – «Condivido l’idea di Antonio Presti: dove si sente la voce dei poeti non si sente lo strepito delle armi. La poesia vuole silenzio e pace. E noi dovremmo dare più spazio alle parole ritmate e musicali della lirica, quella classica e quella moderna. Auguro all’iniziativa tutto il successo che merita». Lo scrive Dacia Maraini in una lettera inviata all’organizzatore del “G37, summit mondiale della poesia” promosso dal mecenate Antonio Presti che comincerà domani a Savoca, nel Messinese. Le porte della Chiesa Madre di Santa Maria in Cielo Assunta, oggi monumento nazionale custodito tra le mura di uno dei “borghi più belli d’Italia», si apriranno per ospitare le letture delle poesie e le performance dei poeti che hanno aderito al G37 con l’obiettivo di affermare il potere della conoscenza.

«La mia speranza – sottolinea Presti, presidente della Fondazione Fiumara D’Arte – è che i grandi della Terra possano lasciare la Sicilia con la consapevolezza di non essere più quei potenti del mondo, ma sudditi della conoscenza. Solo così questo mondo non sarà più un paradiso per pochi e un inferno per molti».COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA

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