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A San Vito Lo Capo un Cous cous fest in versione anti-covid
SAN VITO LO CAPO (TRAPANI) – Chef internazionali, sfide di cucina, grandi ospiti e un programma dal taglio più culturale e di approfondimento. Sarà questo il volto della 23^ edizione del Cous Cous Fest, il festival internazionale dell’integrazione culturale, in programma dal 18 al 27 settembre a San Vito Lo Capo. Sulla scorta delle indicazioni del Comitato provinciale dell’ordine e della sicurezza pubblica, presieduto dal prefetto di Trapani Tommaso Ricciardi, adesso il festival, organizzato dall’agenzia Feedback in collaborazione con il Comune di San Vito Lo Capo, prende forma nel rispetto delle normative anti-Covid. Tutti i visitatori del festival dovranno indossare le mascherine e rispettare le norme sul distanziamento sociale. In piazza Santuario torna il “Bia Theatre”, il teatro del gusto che sarà il palcoscenico di sfide di cucina, cooking show e spettacoli serali mentre al “Conad Arena”, in piazza Marinella, si svolgeranno spettacoli di teatro popolare e danza etnica. In entrambe le aree si accederà previa registrazione, controllo della temperatura e rispetto del distanziamento sociale.
Dalla ricetta locale, a base di pesce, alle varianti più curiose delle tradizioni internazionali, senza dimenticare le ricette vegetariane. Sono tante le ricette di cous cous tra cui scegliere nei menu proposti dalle Case del cous cous, i tradizionali punti di degustazione che quest’anno saranno due, allestiti sulla spiaggia e funzioneranno con la formula del “Take away”: la Casa del cous cous di Al Waha e la Casa del cous cous dal mondo. In abbinamento al cous cous quest’anno ci sarà anche l’amaro Averna, nuovo main sponsor della rassegna. L’ingresso dei visitatori avverrà previa misurazione della temperatura corporea e nel rispetto del distanziamento sociale.
All’expo village, ogni giorno dalle 12 alle 24, sarà possibile immergersi in un coloratissimo mercato, un vero e proprio suq, alla scoperta dell’artigianato e dei manufatti tipici dei paesi in gara e siciliani in particolare.
Filippo La Mantia e la compagna, la foodblogger Chiara Maci saranno alcuni dei protagonisti dei cooking show. Presenteranno le loro migliori ricette al pubblico della rassegna che avrà la possibilità di assistere dal vivo alla preparazione dei piatti. Spazio anche al vino con un wine tasting dedicato alle etichette di Tenute Orestiadi.
“Sarà un’edizione speciale del Cous Cous Fest – ha detto il sindaco di San Vito Lo Capo, Giuseppe Peraino – e rimarrà nella storia perché probabilmente saremo l’unico ente locale e società organizzatrice, ad organizzare un evento di tale importanza nell’Italia meridionale nel totale rispetto di tutte le normative anti Covid. Considerata l’impossibilità di organizzare concerti live in spiaggia che inevitabilmente creerebbero assembramenti, il festival avrà un taglio più culturale e di approfondimento. L’intrattenimento non mancherà ma si punterà sulla qualità e sull’approfondimento”.
Confermato, il primo weekend, l’appuntamento con il Campionato Bia CousCous, alla sesta edizione. Quattro chef sanvitesi si sfideranno, venerdì 18 e sabato 19 settembre, nella preparazione di ricette a base di cous cous. Il vincitore rappresenterà l’Italia al Campionato del mondo di cous cous, confrontandosi con chef provenienti da tutto il mondo. In giuria ad assaggiare le ricette l’oste e cuoco Filippo La Mantia, Sonia Peronaci, chef, food blogger e autrice di libri di cucina e uno chef sanvitese. La gara sarà condotta dallo showman Sasà Salvaggio e da Sarah Castellana, volto di Quelli che il Calcio e Rai Sport.
Saranno sei invece i paesi partecipanti al Campionato del mondo di cous cous: Italia, Marocco, Mauritius, Palestina, Senegal e Tunisia che si sfideranno in cucina per la conquista del titolo. Quest’anno la competizione internazionale, i cui ingredienti rimangono lo scambio e l’integrazione tra culture, sarà un “All Star Game”, una partita tra le “Stelle” che vedrà a confronto i Paesi che hanno vinto il titolo nelle edizioni precedenti. A condurre tutti gli appuntamenti ci saranno Federico Quaranta, conduttore radiofonico e televisivo italiano e Marzia Roncacci, giornalista del Tg2 Rai. Per il Marocco gareggerà Siham Lamoudni, chef e foodblogger co-fondatrice del social network fotografico The Shukran; Nabil Bakouss, chef di cucina Et(N)ica Gourmet e “CousCous therapist” rappresenterà la Tunisia; Shady Hasbun, volto de La Prova del cuoco e di diverse trasmissioni televisive gareggerà invece per la Palestina; sarà Vinod Sokar, chef stellato che guida il ristorante “Antonella Ricci Vinod Sookar” a Ceglie Messapica (Brindisi) a rappresentare Mauritius; per il Senegal, infine, torna in gara la campionessa in carica, Mareme Cisse che lavora ad Agrigento al ristorante Ginger and food. Sul palco della rassegna, in piazza Santuario, gli chef per la prima volta cucineranno live, in diretta, davanti al pubblico della rassegna che potrà seguire tutta la preparazione della ricetta, dall’inizio alla fine. Avranno però soltanto 30 minuti di tempo per mettere a punto il piatto da sottoporre al severo giudizio della giuria tecnica: una sorta di “Pressure test” che metterà a dura prova i nervi dei concorrenti.
Con il contest integriamoci a tavola promosso dal progetto europeo Integration and Community Care for Asylum and Refuges in Emergency (ICARE), cofinanziato dalla Direzione Generale Integration and Community Care for Asylum andRefugeesinEmergency e promosso dalla Regione Emilia Romagna, in collaborazione con le Regioni Lazio, Sicilia e Toscana. Mercoledì 23 settembre quattro migranti entreranno in cucina a San Vito Lo Capo e proporranno al pubblico della rassegna ricette provenienti dalla loro tradizione gastronomica rivisitate secondo i canoni della dieta mediterranea. I loro sapori d’infanzia incontreranno quelli del paese ospitante per una reciproca trasmissione di saperi e di sapori. A vincere sarà il piatto che più centra l’obiettivo dell’integrazione tra sana alimentazione, gusto e presentazione.COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA