Roma, 13 dic. (Adnkronos) – Va a Pier Luigi Petrillo, rappresentante italiano nel Comitato Unesco chiamato a valutare le candidature a Patrimonio Culturale immateriale dell’umanità, il Bologna Award City of Food Master 2019, assegnato “per l’impegno sui temi della sostenibilità e dell’educazione ai patrimoni culturali, ivi compresi quelli agroalimentari, profuso nell’ambito dei suoi incarichi istituzionali presso l’Unesco, il ministero dell’Ambiente e il ministero delle Politiche Agricole, alimentari, forestali e del turismo”.
Pier Luigi Petrillo, attuale Capo di Gabinetto del ministero dell’Ambiente e ordinario di Diritto Pubblico Comparato presso l’università degli studi di Roma Unitelma-Sapienza, è da molti anni membro del consiglio direttivo della Commissione Nazionale Italiana per l’Unesco, e proprio in questi giorni ha preso parte, a Bogotà, al vertice che ha riconosciuto la Transumanza Patrimonio dell’umanità.
Attraverso i dossier istruiti e coordinati nel tempo è stato l’artefice dei riconoscimenti Unesco della Transumanza, delle Isole Eolie, delle Dolomiti, dei paesaggi vitivinicoli Langhe-Roero e Monferrato così come delle colline del Prosecco, di Pantelleria e della tecnica dei muretti a secco, dell’Arte dei Pizzaiuoli Napoletani e prima ancora della Dieta Mediterranea. Per conto del governo italiano Petrillo ha condotto, nel tempo, molti negoziati internazionali in ambito Unesco, Unclos, Comar, Cbd.
“Si tratta del decimo riconoscimento per l’Italia in questo elenco – ha spiegato Pier Luigi Petrillo, curatore del dossier di candidatura – e questo ha determinato il primato mondiale dei riconoscimenti in ambito agroalimentare, dopo l’iscrizione nel Patrimonio Culturale Immateriale della Dieta Mediterranea e della Pratica della coltivazione della vite ad alberello di Pantelleria, dell’Arte del Pizzaiuolo napoletano, della tecnica dei muretti a secco e dei paesaggi vitivinicoli delle Langhe e del Prosecco”.