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2 giugno: Coraggio (Pres. Consulta), ‘grave ricordare unità Italia solo per centenario’
Roma, 1 giu. (Adnkronos) – “E’ indiscutibile l’importanza di sottolineare ogni anno la nascita del nuovo Stato repubblicano e della sua Costituzione. Ma debbo aggiungere che trovo grave ricordare l’Unità d’Italia solo in occasione del suo centenario. Credo che la mancata celebrazione annuale di quest’evento fondamentale del nostro Paese sia stata, e sia, un grave errore”. Ne parla con l’Adnkronos il presidente della Corte Costituzionale Giancarlo Coraggio sollecitato sul perché in molti paesi si celebri la nascita dello Stato, mentre in Italia il 17 marzo non sia ricordato se non nel centenario, mentre si celebra la Festa della Repubblica. Coraggio aggiunge: “Il riemergere periodico di polemiche sul Risorgimento, e di come si sia arrivati all’unità d’Italia, è, io temo, anche il frutto di un’inadeguata valorizzazione della proclamazione non solo del Regno d’Italia ma dell’Italia unita”.
“Indubbiamente – afferma – festeggiare la nascita della Repubblica ha un significato storico e politico particolare. Il nostro Stato, nato sulle ceneri del fascismo e grazie alla Costituzione repubblicana, costituisce una realtà profondamente diversa rispetto, non solo agli anni bui del periodo fascista, ma anche alla democrazia liberale che quel periodo ha preceduto; una democrazia che a suo tempo aveva sicuramente rappresentato un passo avanti rispetto agli assolutismi precedenti, ma che aveva in sé grandi limiti di partecipazione delle masse. Quindi – conclude – è indiscutibile l’importanza di sottolineare ogni anno la nascita del nuovo Stato repubblicano e della sua Costituzione”. (di Roberta Lanzara)COPYRIGHT LASICILIA.IT © RIPRODUZIONE RISERVATA