Il bosco di agrifogli nel Parco delle Madonie sarà mappato da uno studio

Di Redazione / 28 Settembre 2024

Uno studio permetterà di mappare, misurare e verificare lo stato di salute del bosco di agrifogli monumentali di Piano Pomo, nel Parco delle Madonie, e datare le piante più grandi. L’area, tra Petralia Sottana e Castelbuono, comprende 5 nuclei per un totale di 317 piante, alcune alte sino a 20 metri e di circa 300 anni di età. Il piano è finanziato dall’Ente Parco ed elaborato dai professori Rosario Schicchi (dipartimento di Scienze agrarie, alimentari e forestali dell’Università di Palermo) e Gianluca Piovesan (dipartimento di Scienze ecologiche e biologiche dell’Università della Tuscia).

«Nell’ottica della ricerca per la tutela della biodiversità, abbiamo deciso di sostenere questo progetto – spiega il commissario dell’Ente Parco Salvatore Caltagirone – per studiare e proteggere il popolamento di agrifoglio più rappresentativo del bacino del Mediterraneo e dell’intero areale della specie: basti pensare che per trovare esemplari simili, occorre andare addirittura in Norvegia».
Il bosco è un residuo dell’antica foresta del periodo Terziario, sopravvissuto sia per le favorevoli condizioni climatiche caratterizzate da accentuata umidità e luce attenuata, che per l’abitudine dei pastori locali di far riparare gli animali al suo interno nelle ore più calde in estate o nelle fredde giornate invernali. Una usanza che ha permesso, tra l’altro, un’importante concimazione naturale che, unitamente all’azione selettiva delle abitudini alimentari dei ruminanti, ha consentito la crescita rigogliosa di questi esemplari.
«Si tratta di un progetto unico nel suo genere – spiega Schicchi -. Il boschetto degli agrifogli monumentali è costituito da alberi che congiungono in alto le loro chiome formando una cupola verde pressoché continua, che custodisce al suo interno una straordinaria bellezza e solennità. Una sorta di colonnato vegetale. Le forme e dimensioni inusuali sono il risultato dei fusti vicini saldatisi grazie a un particolare tipo di innesto naturale (innesto per approssimazione)».

L’età sarà determinata attraverso la tecnica della datazione al radiocarbonio su minuscoli frammenti di legno dalle porzioni più interne del fusto mediante appositi strumenti artigianali messi a punto dal gruppo di ricerca. I risultati saranno presentati nel corso di un convegno internazionale e diffusi in specifiche pubblicazioni scientifiche.

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Pubblicato da:
Carmela Marino
Tag: agrifogli bosco